Parrucchieri e centri estetici ancora in affanno: «Difendiamo il settore dall'abusivismo»
  • sabato 01 febbraio 2025

Parrucchieri e centri estetici ancora in affanno: «Difendiamo il settore dall'abusivismo»

04/11/2020 10:33:15 - Provincia di Taranto - Attualità

La categoria “estetica e acconciatura” fa ancora fatica a riprendersi dopo il recente lockdown che ha costretto le imprese a fermarsi per oltre due mesi, da metà marzo a maggio

Parrucchieri e centri estetici continuano a risentire della crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria. È il quadro preoccupante che emerge da un'analisi condotta da Casartigiani Taranto insieme agli operatori del settore.

La categoria “estetica e acconciatura” fa ancora fatica a riprendersi dopo il recente lockdown che ha costretto le imprese a fermarsi per oltre due mesi, da metà marzo a maggio. 

«Le attività per la cura e il benessere della persona sono state tra le più colpite. Tra le prime a chiudere e le ultime a riaprire, parrucchieri e centri estetici sono ancora in affanno. - rileva il segretario interprovinciale Stefano Castronuovo - Ad oggi, la maggior parte dei saloni ha perso, anche se di poco, la propria clientela. Solo nelle ultime settimane, probabilmente in seguito al susseguirsi di notizie su una possibile chiusura, si è registrato un boom di prenotazioni improvvise. Per il settore estetica, invece, da maggio ad oggi, si è perso il 50% del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019». 

La categoria chiede ora ristori sicuri. «Le misure messe in campo da Governo sano state inefficaci e insufficienti rispetto alla perdita di fatturato e ai reali costi sostenuti dalle aziende. - prosegue Castronuovo - Chiederemo inoltre alla Regione Puglia la riapertura del bando Microprestito, uno degli strumenti che può realmente dare un aiuto alle imprese artigiane».

Casartigiani Taranto, ha anche raccolto i dati delle vendite di prodotti per l'acconciatura e l'estetica notando un vertiginoso aumento proprio nel periodo di lockdown. È evidente che un'ulteriore chiusura di queste attività comprometterebbe la sopravvivenza delle imprese e favorirebbe l'attività l’abusiva.

«È questo uno scenario che dobbiamo evitare ad ogni costo non solo per tutelare le imprese artigiane ma anche la salute dei cittadini. – aggiunge Ivano Mignogna presidente provinciale della categoria parrucchieri – Gli operatori del settore hanno investito ingenti risorse economiche per garantire la massima sicurezza ai propri clienti e adeguarsi alle linee guida richieste dal Governo per contenere il contagio. Alle istituzioni chiediamo dunque attenzione nelle scelte che da qui in avanti verranno assunte e auspichiamo maggiori controlli nel pieno rispetto delle regole da parte di tutti».

Tematiche queste che sono state discusse anche con l'assessore comunale allo Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e Turismo Fabrizio Manzulli nel corso di un incontro svoltosi presso il suo assessorato. Prosegue infatti il confronto con l'amministrazione comunale per l'avvio di nuove progettualità tra cui la promozione del servizio di “affitto della poltrona”, per venire incontro alle esigenze di chi un locale non può permetterselo, evitandogli di lavorare abusivamente.





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