MANDURIA - Caporalato: notificato a sei persone l'avviso di conclusione indagini dalla Polizia
  • venerdì 31 gennaio 2025

MANDURIA - Caporalato: notificato a sei persone l'avviso di conclusione indagini dalla Polizia

14/12/2020 13:02:46 - Manduria - Cronaca

Nell’estate scorsa la Polizia trovò alcuni braccianti agricoli (5 tunisini e 2 rumeni) intenti a raccogliere angurie in un campo sulla Maruggio-Sava. Lo sfruttamento delle vittime si palesava anche dal mancato rispetto di tutte le prescrizioni in tema di sicurezza e igiene sul posto di lavoro

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile e il Commissariato di Manduria hanno notificato a sei persone – 4 donne e 2 uomini – altrettanti avvisi di conclusione indagini e avvisi di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica di Taranto a firma della dottoressa Daniela Putignano, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, c.d. caporalato.

I fatti risalgono all’estate scorsa quando, durante gli specifici servizi svolti dalla “task force” creata dal Questore dr. Giuseppe Bellassai per contrastare il fenomeno del caporalato nella nostra provincia, il personale del Commissariato di Manduria ha proceduto al controllo di alcuni braccianti agricoli, 5 originari della Tunisia e due di nazionalità romena, trovati intenti a raccogliere angurie all’interno di un terreno posto lungo la strada che collega Maruggio a Sava.

Gli accertamenti eseguiti sul posto hanno evidenziato sin da subito che gli operatori si trovavano di fronte ad un palese caso di sfruttamento di manodopera.

Il sodalizio criminale poi identificato si è mostrato particolarmente scaltro in quanto il reclutamento, la gestione dei lavoratori e il controllo sugli stessi era stato delegato a due donne, entrambe di nazionalità romena.

Non solo, per simulare l'illecita attività avevano adibito un chiosco a vendita di angurie lungo la strada proprio in corrispondenza del campo di raccolta: l'agevole posizione era funzionale per l'osservazione costante di tutto il terreno e soprattutto dei braccianti, giustificando la loro presenza quali commercianti di frutta, seppure abusivi.

Le indagini hanno ricostruito la rete di persone che approfittavano dello stato di bisogno degli stranieri, per i quali il lavoro in agricoltura rappresentava l’unica fonte di sostentamento, in spregio a qualsiasi norma a tutela della loro salute e sicurezza.

I braccianti erano stati obbligati a trascorrere le prime tre notti all’interno del campo nei pressi di alcuni ruderi, per poi essere collocati, tutti, all’interno del garage di uno degli indagati, luogo privo di infissi, di servizi igienici e di acqua potabile all’interno del quale erano stati creati dei giacigli di fortuna; luogo palesemente inidoneo ad ospitare persone.

Allo stesso modo, lo sfruttamento delle vittime si palesava anche dal mancato rispetto di tutte le prescrizioni in tema di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, tanto che i lavoratori operavano sprovvisti di dispositivi antinfortunistici, senza alcuna preventiva visita medica.

È stata anche contestata l’assoluta violazione della normativa sugli orari di lavoro atteso che i turni di lavoro avevano una durata di gran lunga superiore a quella prevista dalla contrattazione collettiva di settore, senza la previsione di alcun periodi di riposo.





img

Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

CALAMARATA AL SUGO DI BACCALA'
CAVATELLI AI FRUTTI DI MARE
PARMIGIANA
LASAGNA
FAGIOLI
LENTICCHIE
INSALATA DI RISO
FARRO GAMBERETTI E POMODORINI
INSALATA DI MARE
FILETTI DI SPIGOLA GRATINATI CON GRANELLA DI PISTACCHI
GAMBERONI AL LIMONE
SEPPIE GRATINATE
ORATE AL FORNO
ENTRECOTE ALLA GRIGLIA
CAPOCOLLO AL FORNO CON SCAMORZA AFFUMICATA E SALVIA
MEDAGLIONI DI CARNE CON COTTO E MOZZARELLA
SPIEDINI GRATINATI
COTOLETTE DI POLLO
ARANCINI DI RISO
BIETOLE LESSE
CICORIE LESSE
CAROTE BABY LESSE