Giornata della Memoria, riflessioni sull'Omocausto, il silenzio assordante di chi non può amarsi
  • sabato 01 febbraio 2025

Giornata della Memoria, riflessioni sull'Omocausto, il silenzio assordante di chi non può amarsi

27/01/2021 11:56:09 - Salento - Attualità

In serata, alle 18,30, Arci Gay Salento promuove un evento on line

Oggi si ricordano tutte le vittime della follia nazifascita: ebrei, rom, disabili, slavi, dissidenti e omosessuali che, per motivi razziali o politici, condivisero la stessa sorte, essendo soggetti a programmi analoghi di sterminio e pulizia etnica, o a forme di persecuzione, sfruttamento e lavoro coatto che provocarono la morte di milioni di persone.

Nella Germania nazista la persecuzione di omosessuali si trasformò in un vero e proprio sterminio che prende il nome di OMOCAUSTO.

Durante il regime nazista si stima che morirono nei campi di concentramento 50mila uomini omosessuali o presunti tali.

Travolti dalla folle idea di "selezione razziale", gli omosessuali venivano deportati nei campi di concentramento e sterminio e identificati con il TRIANGOLO ROSA apposto sulla divisa di prigionia, costretti a subire aberranti esperimenti medici, torture ed umiliazioni fino alla morte nelle camere a gas.

Le donne lesbiche non subirono la stessa persecuzione sistematica, ma molte di loro furono prima rinchiuse in ospedali psichiatrici e poi deportate nei campi di concentramento, perché considerate asociali e pericolose, come le prostitute e le oppositrici politiche. Nei campi venivano identificate con un TRIANGOLO NERO e la sorte della maggior parte di loro fu la morte.

In Italia gli omosessuali furono perseguitati dal regime fascista in maniera diversa, menu cruenta ma non per questo meno efficace. Non fu pianificato lo sterminio di massa, ma furono migliaia coloro che subirono il confino in base alla discrezionalità delle forze di polizia.

Le discriminazioni continuarono anche dopo la caduta del regime nazista e di quello fascista; ad oggi, nonostante la conquista di molti diritti, non si è ottenuta del tutto la pari dignità come individui e come cittadini.

 

Pippi Todisco

Presidente Arci Gay Salento





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