Nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto nasce il Giardino dei Giusti
  • giovedì 30 gennaio 2025

Nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto nasce il Giardino dei Giusti

06/03/2021 09:21:37 - Provincia di Taranto - Cultura

Il primo albero sarà intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano ucciso dall’ISIS

Sarà un albero di ulivo a sancire la firma sul protocollo di intesa che il Museo Archeologico Nazionale di Taranto oggi firmerà insieme al Comitato Qualità della Vita di Taranto.

Una data non casuale considerato che proprio oggi, 6 marzo, ricorre la Giornata dei Giusti dell’Umanità, che MArTA e CQV intendono rendere un appuntamento fisso nella programmazione culturale e sociale della città.

Il protocollo che conterrà le firme della direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti e del presidente del CVQ, Carmine Carlucci, crea un legame scientifico-culturale, ma anche civico e pedagogico, tra due realtà che hanno sentito l’esigenza di mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.

Così anche Taranto avrà all’interno del Museo Archeologico il suo Giardino dei Giusti.

Tornare ai Giusti significa conservare e difendere la memoria e la storia, e riconoscere il merito di persone straordinarie, come Khaled al-Asaad, uno dei più importanti studiosi di archeologia del Medio Oriente, che nel 2015 venne torturato e decapitato dai jihadisti dell’Isis a Palmira - patrimonio Unesco - proprio tra i resti dell’antico anfiteatro della storica città siriana che lui aveva tentato di difendere – dice la direttrice Eva Degl’Innocenti.

“Preferiamo morire piuttosto che arrenderci”, diceva spesso Khaled Al-Asaad, evocando le parole profetiche della Regina Zenobia, sovrana di Palmira, e così il MArTA e CSV a loro volta rinnovano il ricordo di questo giusto, martire in nome della cultura. Sarà dunque intitolato proprio a lui l’albero d’ulivo, da sempre simbolo di pace e dialogo tra i popoli, che troverà spazio nel prato del Chiostro dell’ex Convento degli Alcantarini, sede del MArTA.

Il giorno e l’ora della cerimonia di piantumazione dell’albero saranno comunicati alla stampa nei prossimi giorni.





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