TARANTO - Malori tra gli edili nel cantiere dell'ospedale San Cataldo
  • lunedì 03 febbraio 2025

TARANTO - Malori tra gli edili nel cantiere dell'ospedale San Cataldo

25/06/2021 09:12:29 - Provincia di Taranto - Attualità

Filca Cisl: “Con temperature superiori ai 35 gradi stop all’attività”

Un operaio in coma e altri tre collassati: è accaduto qualche giorno fa nel cantiere dell’ospedale San Cataldo a Taranto, dove il gran caldo e i ritmi di lavoro inaccettabili hanno rischiato di provocare una vera tragedia.

“Un operaio è stato ricoverato in ospedale, in coma, era completamente disidratato – spiega Silvio Gullì segretario generale Filca Cisl Taranto Brindisi – e per fortuna si è risvegliato dopo alcune ore ma al momento è intubato e le sue condizioni restano preoccupanti. Altri tre operai dello stesso cantiere sono stati colpiti da collasso e solo dopo essersi riparati all’ombra e rinfrescati si sono ripresi.”

Una “situazione assurda e pericolosa - denuncia il sindacalista - provocata da un lato dalle temperature elevatissime  e dall’altissimo grado di umidità, dall’altro dallo stress al quale sono sottoposti i lavoratori, visti i tempi di consegna brevissimi e la complessità dell’opera. Ma lavorare dalle 7 alle 16.30 in queste condizioni è davvero impossibile, ne va della incolumità dei lavoratori. E per giunta parliamo di un cantiere pubblico”.

 “In tutta la regione – ricorda Antonio Delle Noci, segretario generale Filca Cisl Puglia – stiamo registrando punte di caldo elevatissime e tanta afa. Segnalo che con temperature superiori ai 35 gradi, le aziende edili hanno l’obbligo di bloccare l’attività nei cantieri e fare domanda all’Inps per l’attivazione della cassa integrazione guadagni ordinaria. Lo prevede lo stesso Istituto di Previdenza, specificando che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è consentito quando le temperature elevate impediscono lo svolgimento di lavorazioni in luoghi non proteggibili dal sole o che comportano l’utilizzo di materiali che non sopportano il forte calore.”

 Insomma “la fretta di completare le opere, magari per recuperare il tempo perso durante il lockdown, non può mettere a rischio la salute dei lavoratori. È dovere di tutti proteggere e tutelare gli edili impegnati nei cantieri e sulle strade: chi ha il compito di vigilare si attivi immediatamente e prenda le relative decisioni, la sicurezza e la dignità dei lavoratori deve essere la priorità” conclude Delle Noci.





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