NATALE - Piazze piene, ma pochi turisti nelle strutture ricettive della provincia di Taranto
  • venerdì 31 gennaio 2025

NATALE - Piazze piene, ma pochi turisti nelle strutture ricettive della provincia di Taranto

15/12/2022 19:17:52 - Provincia di Taranto - Attualità

Cosimo Miola: «Dopo un ottobre assolutamente modesto ed una discreta risalita a novembre, sin dai primi giorni di dicembre abbiamo notato un drastico calo delle prenotazioni, addirittura peggio dello scorso anno»

Natale, tempo di vacanze e di viaggi, ma non per tutti. L’inflazione ed il caro bollette peseranno sulle tredicesime per 13,5 miliardi di lire. Secondo Ipsos il 18% degli Italiani andrà in vacanza, ma  8 su 10 resteranno in Italia. Molti si riverseranno nei luoghi dove sono più radicate le tradizioni del Natale e dove l’offerta di attrazioni è più strutturata ed adeguatamente promossa.

Eventi, animazione, mercatini, viste guidate, iniziative varie: anche in Puglia si respira l’atmosfera del Natale. Sino al 6 gennaio il calendario delle iniziative organizzate nei borghi e nelle città pugliesi è davvero ricco di proposte, peccato che malgrado le piazze siano piene, gli hotel restino vuoti.

Probabilmente un’adeguata programmazione degli eventi riempirebbe le strutture ricettive che invece nel periodo natalizio lavorano poco: viene a calare il flusso business e quel che resta è un  turismo di ritorno  (lavoratori e studenti che risiedono fuori regione) che  rientra ed alloggia in famiglia .

«L’immagine turistica di Taranto e della sua provincia, ma il discorso vale per tutta la Puglia, è legata a doppio filo alla vacanza mare - commenta Marcello De Paola, presidente provinciale di Federalberghi - non abbiamo un’offerta culturale e/o natalizia in grado di renderci competitivi con quelle località che sono ormai in grado di offrire pacchetti vacanza invernali. I nostri mercatini, le nostre luminarie, per quanto belle non hanno la potenza attrattiva di un San Gregorio Armeno, tanto per restare al Sud. Certamente Taranto sta facendo grandi sforzi per cambiare pelle in direzione di un turismo destagionalizzato e con il tempo forse ci riusciremo, ma dobbiamo costruire questa nuova identità turistica. Ci confronteremo con l’Amministrazione comunale che sta ben lavorando  per cambiare la narrazione del territorio, sarà opportuno strutturare un gruppo di lavoro. Non è un percorso facile. Mi piace pensare che partiamo da una posizione di vantaggio: il dato del Sole 24 Ore che piazza Taranto al secondo posto nella classifica nazionale per qualità dell’offerta alberghiera. Un risultato che premia la capacità dell’hospitality del territorio per la qualità e la dedizione degli operatori nel rendere il servizio. Ora dobbiamo far crescere il numero dei posti letto, ma le previsioni sono positive».

Conferma il trend negativo anche il presidente provinciale dell’extra alberghiero Confcommercio, Cosimo Miola. «Dopo un ottobre assolutamente modesto ed una discreta risalita a novembre, sin dai primi giorni di dicembre abbiamo notato un drastico calo delle prenotazioni, addirittura peggio dello scorso anno, ma soprattutto notiamo una riduzione dei giorni di permanenza, al massimo un paio di notti. I nostri abituali clienti, con i quali vi è un rapporto di cordialità, ci confermano la difficoltà quest’anno di prolungare il soggiorno per l’aumento dei costi e la ridotta capacità di spesa».





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