Indennizzi per i danni della Xylella, l'assessorato regionale all'Agricoltura: «Il mancato ristoro di alcune aziende non dipende dalla Regione: è stata richiesta una deroga al Ministero»
  • venerdì 31 gennaio 2025

Indennizzi per i danni della Xylella, l'assessorato regionale all'Agricoltura: «Il mancato ristoro di alcune aziende non dipende dalla Regione: è stata richiesta una deroga al Ministero»

21/03/2023 08:15:54 - Puglia - Attualità

Queste aziende non hanno ricevuto gli indennizzi per il ritardo nella regolarizzazione dei rispettivi DURC

«Se l’indennizzo ad una parte delle aziende agricole danneggiate dalla Xylella non è ancora avvenuto, ciò non è legato alla volontà della Regione Puglia. Alla base vi sono dei problemi burocratici, che l’assessorato regionale all’Agricoltura sta cercando di risolvere: ha avviato, di concerto col Dipartimento Agricoltura e con l’Arif, delle interlocuzioni con gli uffici ministeriali al fine di ottenere deroga dal Ministero e consentire la liquidazione degli indennizzi previsti».

L’assessorato regionale all’Agricoltura interviene per chiarire le ragioni che sono alla base della mancata liquidazione degli indennizzi dovuti ad alcune aziende agricole per i danni provocati dalla Xylella.

Innanzitutto alcuni dati: le domande di indennizzo pervenute alla Regione Puglia per l’annualità 2018, comprese quelle presentate dalle aziende dei 4 comuni della provincia di Taranto inizialmente esclusi (Manduria, Sava, Avetrana e Maruggio) sono state 4.818, tutte istruite. In data 31 dicembre 2022, 4.057 aziende (su un totale di 4.818) hanno ricevuto gli indennizzi, in conformità a quanto stabilito dal Decreto Legislativo, per un totale complessivo di quasi 32 milioni e mezzo di euro.

Il problema del mancato ristoro ad una parte delle aziende che sono ancora in attesa dell’indennizzo è legato alla irregolarità del DURC alla data del 31 dicembre del 2022.

«E’ accaduto che alcune di queste aziende hanno regolarizzato il rispettivo DURC negli ultimissimi giorni del 2022» è rimarcato dall’assessorato regionale all’Agricoltura. «Di fatto, però, non c’erano le tempistiche necessarie all’Inps, anche in considerazione del periodo di festività, per aggiornare i pagamenti che sono pervenuti in quei giorni, emettendo un DURC regolare. DURC che è stato poi regolarizzato dopo il 31 dicembre. Chiaramente, se il DURC era negativo, il pagamento dell’indennizzo non poteva essere effettuato da Arif.

Poiché l’assessore regionale Donato Pentassuglia è dalla parte delle aziende ed è consapevole del danno che il mancato versamento dell’indennizzo provoca alle aziende, ha già avviato, di concerto col Dipartimento Agricoltura e con l’Arif, delle interlocuzioni con gli uffici ministeriali al fine di ottenere una deroga dal Ministero e consentire la liquidazione degli indennizzi previsti: ciò consentirebbe il pagamento degli indennizzi a tutte quelle aziende che hanno regolarizzato il DURC negli ultimi giorni del 2022, per le quali l’INPS ha registrato le posizioni in data successiva al 31 dicembre scorso».

Bisogna, a questo punto, attendere che il competente Ministero rilasci, al più presto, la deroga, anche perché le aziende interessate avevano regolarizzato la propria posizione entro il 31 dicembre del 2022 e, quindi, non possono essere ulteriormente penalizzate sol perché l’Inps non è riuscita ad emettere un DURC regolare entro la fine dello scorso anno.

 





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