- venerdì 31 gennaio 2025
Originaria del mondo arabo, la Copeta ha trovato una particolare identità nel Salento, in particolare nei comuni di Francavilla Fontana, Latiano e nel borgo di Ostuni
Tra i tesori nascosti della provincia di Brindisi brilla una gemma dolciaria di sapore indimenticabile: la Copeta. Nota come “cupeta” nel dialetto locale, questa prelibatezza combina sesamo, mandorle, miele e zucchero in un connubio perfetto, testimoniando le antiche influenze arabe nelle tradizioni culinarie del Sud Italia. Originaria del mondo arabo, la Copeta ha trovato una particolare identità nel Salento, in particolare nei comuni di Francavilla Fontana, Latiano e nel borgo di Ostuni.
La notizia è riportata dalla pagina Fb “Puglia forever”.
Ciò che rende la Copeta unica, oltre al suo sapore, è l'arte con cui viene preparata. Con un procedimento tramandato di generazione in generazione, gli artigiani locali distendono con movimenti lenti e precisi il composto, trasformando ingredienti semplici in un capolavoro di pasticceria. Questa meticolosità può essere ammirata nelle foto di un time lapse che mostra il processo di creazione della Copeta nel borgo di Ostuni, catturando ogni dettaglio e svelando i segreti di questa antica arte.
Nel corso dei secoli, la Copeta ha assunto un valore simbolico nella cultura salentina. Era tradizione intagliarla in forme particolari, come quella del cavallino, e regalarla ai giovani in procinto di partire per il servizio militare come augurio e ricordo delle proprie radici. Oggi, è un immancabile protagonista delle feste patronali salentine. Lungo le bancarelle o nelle rinomate pasticcerie, questo dolce continua a incantare i palati, offrendo un assaggio dell'anima storica e gustosa del Salento.
La Copeta non è solo un dolce, ma un patrimonio di storie, tradizioni e passioni. È un omaggio al passato e un simbolo della ricchezza culturale del Salento, un luogo dove le antiche tradizioni pasticcere sono ancora vive e palpitanti.
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