- giovedì 30 gennaio 2025
Sarà rappresentato, su iniziativa dell’associazione culturale “Hortus Animae”, alle ore 21 nel torrione
L’associazione culturale “Hortus Animae” presenta, nell’ambito dell’Estate Avetranese, uno spettacolo teatrale in onore del grande e compianto artista poliedrico milanese: Giorgio Gaber
Lo spettacolo “Far finta di essere Gaber” è stato scritto dal giudice Salvatore Cosentino insieme al figlio Francesco Saverio con la collaborazione della Fondazione Gaber.
È una rappresentazione intensa e poetica, che tratta con leggerezza ed armonia temi cari all’artista, come la disuguaglianza sociale, lo svilimento e l’impoverimento del nobile ruolo antico della politica, la vacua e sfrenata corsa verso un finto progresso (che spesso è in definitiva solo impoverimento).
Sfiora anche tematiche legate alle dittature, ai totalitarismi ed alle guerre purtroppo ancora attuali. La crisi delle vere ideologie e dell’Idealismo e la triste vittoria di valori “di mercificazione e di mercato”.
Il fallimento di una generazione e di un’epoca, come canta e scrive ne “La mia generazione ha perso” lo stesso Gaber.
In tante sue opere grida che qualcosa è finito, qualcosa che era un sogno grande per lui e per tutta la sua generazione. Lui, che era nato come cantante di successo, che andava in tournèe con Mina e aveva un posto da titolare in TV come a Sanremo, ci aveva creduto. E aveva mollato tutto per il teatro, l'impegno, il sociale.
Gaber è stato ed è anche oggi, anche se il suo interlocutore si è ormai frammentato in mille direzioni, un intellettuale collettivo (forse l’ultimo intellettuale della sua epoca). Ha suscitato emozioni e forse disappunti, esami di coscienza e commozioni, persino “inni” chissà se davvero compresi (“libertà è partecipazione”). Un evento quindi da non perdere, in cui gli autori (padre e figlio) con serrati dialoghi e belle canzoni raccontano, in modo originale, un pezzo di quella tragi-commedia che chiamiamo vita-
L'evento si svolgerà lunedì 22 luglio, presso il torrione, alle ore 21.