- giovedì 30 gennaio 2025
Di notte, avevano preso di mira un esercizio commerciale del centro cittadino
Con l’intensificazione dei servizi per le festività natalizie predisposti da Comando Provinciale di Taranto, i Carabinieri della Stazione di Crispiano coadiuvati da quelli dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Massafra hanno catturato tre ladri. I tre, tutti di origine tarantina, di 23, 31 e 46 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato poiché presunti responsabili di furto aggravato in concorso.
Tutto è successo nella notata tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre. Un passante, notte tempo, insospettito dalla presenza dei tre all’interno di un esercizio commerciale nel centro cittadino, ha chiamato il numero di pronto intervento “112” per segnalare l’episodio.
Sul posto sono prontamente intervenuti i militari dell’Arma di Crispiano coadiuvati dai colleghi dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Massafra. Una volta raggiunto l’esercizio commerciale hanno sorpreso i tre saccheggiatori intenti a trasportare un grosso quantitativo di surgelati. Alla vista dei Carabinieri hanno tentato la fuga nell’intento di raggiungere un loro complice, che nel frattempo si sarebbe dato alla fuga a bordo di un’autovettura. I tre sono stati immediatamente bloccati mentre il fuggitivo, dopo che sono state diramate le ricerche da parte dei militari operanti, grazie alla sinergia tra reparti territoriali, è stato subito rintracciato e bloccato alle porte di Taranto dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia locale, un tarantino di 34 anni, che, sottoposto ad un’accurata perquisizione, con esito positivo, hanno trovato in suo possesso una pistola a salve modificata artigianalmente, munita di caricatore e proiettili, nonché di derrate alimentari, provento del furto commesso poco prima.
Il materiale asportato è stato riconsegnato al legittimo proprietario, mentre l’arma è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti.
I quattro, fatta salva la loro presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, al termine delle formalità di rito sono stati condotti, due presso la casa circondariale di Taranto e due presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari a diposizione dell’autorità giudiziaria.