MANDURIA - Il ricordo di Cosimo Pio Bentivoglio nel settimo anniversario della sua dipartita attraverso la pubblicazione della sua poesia 'Bulldozer'

MANDURIA - Il ricordo di Cosimo Pio Bentivoglio nel settimo anniversario della sua dipartita attraverso la pubblicazione della sua poesia 'Bulldozer'

25/04/2025 08:52:43 - Manduria - Attualità

La poesia è commentata dalla vedova Lilla Bruno Bentivoglio

Il ricordo di Cosimo Pio Bentivoglio nel settimo anniversario della sua dipartita (che ricorre domani) attraverso la pubblicazione della sua poesia “Bulldozer”, scritta negli anni ‘70

La poesia è commentata dalla signora Lilla Bruno Bentivoglio.

 

 

Bulldozer

Raspano pietre nell’urlo

madri malate d’amore.

Bulldozer, non violare il silenzio

d’oscuro dolore,

non mimare battiti spenti di cuore.

Chi muore nella notte, chi piange

nella terra del re?

È steso un sud-ario.

Bulldozer, non contare i morti,

la Storia non conta i servi

falciati a tradimento.

 

Cosimo Pio Bentivoglio

Le guerre, tutte le guerre, prima o poi finiscono. Arriva un momento in cui i contendenti si ritrovano intorno aun tavolo, in un luogo prescelto, per discutere e addivenire a un accordo. Alla fine, si sottoscrive quella che sembra la soluzione migliore per tutti.

La Pace è fatta!

Il tutto si conclude con una stretta di mano.

Sarà così anche questa volta! Zelensky accetterà (subirà) quella che sembra, ed è, la legge del più forte; Putin avrà i territori conquistati con l’uso delle armi e … Trump otterrà lo sfruttamento delle “Terre rare” dell’Ucraina costretta allo stremo.

E in Medio Oriente?

Si troverà la soluzione a questa guerra infinita? Trump, autoproclamatosi “facilitatore di pace” realizzerà il folle progetto di trasformare la Striscia di Gaza nella “Riviera del Medio Oriente” del futuro?

Comunque sia, la Pace si farà. La Pace, che è sempre, purtroppo, una tregua in attesa della prossima guerra. E la vita continuerà! Il sole continuerà a splendere, nonostante le macerie, le decine di migliaia di morti.

Raspano pietre nell’urlo

madri malate d’amore.

 

Già …le madri che a mani nude “raspano”tra i detriti, bestie fameliche, alla ricerca di un frammento che testimoni la presenza del figlio irrimediabilmente perduto.

Tutte le speranze sono state ormai disattese; non resta che la preghiera alla macchina, al bulldozer; la richiesta di muoversi con delicatezza tra quegli ammassi di rovine. Si chiede alla macchina quello che gli uomini non sono stati capaci di fare.

 

 

Bulldozer, non violare il silenzio

d’oscuro dolore,

non mimare battiti spenti di cuore.

Chi muore nella notte, chi piange

nella terra del re?

 

È steso un sud-ario.

 

Pietà s’implora!

 

Bulldozer, non contare i morti,

la Storia non conta i servi

falciati a tradimento.

 

La Storia!

La Storia è fatta dai grandi personaggi: Alessandro Magno, Cesare, Napoleone, Gesù … Trump, Putin, Zelensky.

Per gli altri, per i comuni mortali, nemmeno un pensiero, un ricordo.

Non c’è pace per chi ha sacrificato la propria vita per la Patria, per chi non è più ritornato ai propri affetti.

Fosse comuni per corpi senza nome!

 

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne

Confortate di pianto è forse il sonno

della morte men duro?

 

Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso

che distingua le mie dalle infinite

ossa che in terra e in mar semina morte?

 

Si sa: le tombe, inutili ai morti, servono ai vivi affinché si alimenti quella “corrispondenza d’amorosi sensi” tra noi e chi non c’è più.

Chissà se avrà trovato conforto Maria Bergamas, madre del sottotenente Antonio Bergamas morto quattro anni prima, lei la prescelta per indicare la bara in cui era custodita la salma di colui che sarebbe diventato il simbolo di tutti Caduti della Grande Guerra: il Milite Ignoto.

Il 28 ottobre 1921 nella Cattedrale di Aquileia erano allineate 11 bare. Erano presenti 11 madri accomunate dallo stesso dolore, aver perso il proprio figlio.

Il 4 novembre 1921, dopo un viaggio che da Aquileia ebbe il suo epilogo a Roma, la bara, la decima, indicata da Maria Bergamas fu tumulata al Vittoriano, presso l’Altare della Patria. Da allora ogni anno il 4 novembre tutte le più alte autorità civili e militari della Repubblica rendono omaggio a quel Milite Ignoto di cui non si conosce il nome ma che si vuole onorare a imperitura memoria.

Estremo rigurgito di fraterna umanità!

 

Bulldozer è stata scritta negli anni Settanta.

 

In ricordo di Cosimo Pio Bentivoglio nel settimo anniversario della sua dipartita.

Lilla Bruno Bentivoglio





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