domenica 24 novembre 2024


27/02/2009 07:05:35 - Manduria - Politica

«Siamo stati emarginati dalla maggioranza. Il futuro? Nulla è escluso»

 
Le dimissioni dell’assessore Piero Attanasio costituiscono una nuova tegola per la maggioranza, che deve fare i conti già con l’atteggiamento critico del consigliere dei Ds, Piero Raimondo, con la richiesta dell’altro consigliere dei Ds Michele Minonne di entrare a far parte dell’esecutivo (nel rispetto di un impegno che fu assunto ad inizio di legislatura) e con il voto sconfortante emerso dal segreto dell’urna al momento dello sfoglio delle schede della votazione sulla richiesta di revoca della carica di presidente del Consiglio avanzata dalla minoranza (appena 13 voti di fiducia all’attuale presidente Gianni Vico, che ha però mantenuto lo scranno).
«Le cause? Sono note da tempo» sono le parole del consigliere Giovanni Prudenzano. «Siamo stati relegati ai margini della vita amministrativa. Non abbiamo voce in capitolo non solo nelle decisioni relative agli altri assessorati, ma neppure in quelle che riguardano le deleghe dell’assessore Attanasio, che mi rappresentava in giunta. A cosa serviva, allora, restare in giunta e in maggioranza? Noi non siamo attaccati alle poltrone. Il nostro assessorato lo restituiamo volentieri: se la maggioranza vuol continuare la strada da sola, lo faccia pure. O se vuol trovare altri alleati, ben venga».
Prudenzano fa poi un esempio.
«Premetto che il programma della Fiera è giusto che sia stato approntato dall’assessore competente, ovvero Emiliano Pacifico. Ma all’interno del programma vi sono iniziative che riguardano la sfera delle Politiche Sociali e il nostro assessore è stato tenuto fuori da tutto. Avremmo potuto presentare il nostro lavoro, ma in questa circostanza, come in tante altre, non siamo stati neppure contattati. Ecco perché Attanasio spesso non partecipa alle conferenze stampa dell’Amministrazione: se non sentiamo nostri i provvedimenti, anche, lo ribadisco, in settori che riguardano le nostre deleghe, cosa partecipiamo a fare? Forse la nostra presenza in maggioranza serve solo quando io, in Consiglio, devo alzare la mano?».
Il consigliere indipendente non anticipa nulla sulle determinazioni future.
«Abbiamo bisogno di meditare» afferma Prudenzano. «In questo momento non mi sento di escludere nulla».
Intanto si avvicina il momento di votare il Bilancio. E, allo stato attuale, la maggioranza non dispone dei sedici voti necessari per approvarlo…










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