Arnaldo Sala: “Domenico Di Paola, non c’e’ peggior sordo…”
«“Lasciate ogni speranza – di volare da Grottaglie – o voi che parlate”.
Oggi si è finalmente tenuto a Bari, presso la Regione Puglia, l’incontro sul futuro dell’aeroporto di Grottaglie al quale hanno partecipato l’assessore regionale ai Trasporti Minervini, la commissione regionale Trasporti, i consiglieri regionali e i rappresentanti del territorio jonico, enti e istituzioni: sindacati, Provincia, comuni di Grottaglie, Monteiasi e Taranto e l’associazione TarantoVola.
Ha partecipato all’incontro anche l’ingegnere Domenico Di Paola, da molti anni amministratore delegato di Aeroporti di Puglia, il vero deus ex machina di tutto quello che è accaduto negli aeroporti pugliesi nel recente passato.
Devo innanzitutto registrare la grande disponibilità dell’assessore Guglielmo Minervini che ha dimostrato di aver compreso appieno l’importanza che il “Sistema Taranto” può avere, se ne venissero sfruttate appieno le enormi potenzialità, per l’economia di tutta la Puglia, non solo per quella del nostro Territorio; l’assessore Minervini ha altresì compreso che, affinché questo si realizzi, è indispensabile che si infrastrutturi adeguatamente la nostra area, in primis realizzando un sistema di collegamento porto-aeroporto.
Dall’altra parte registro con grande rammarico, l’assoluto pressappochismo dell’amministratore di Aeroporti di Puglia, Ing. Domenico Di Paola, che ha risposto in modo evanescente alle numerose istanze a lui rivolte dai rappresentati politici e istituzionali dell’area jonica: il comportamento di Domenico Di Paola ha dimostrato, laddove avessimo bisogno ancora di conferme, che lo stesso è intenzionato in futuro a rinforzare solo ed esclusivamente gli interessi dell’aeroporto di Bari.
D’altronde, basta analizzare i risultati conseguiti in tanti anni dalla “gestione Di Paola” di Aeroporti di Puglia: a Bari è stato realizzato un importante aeroporto internazionale al posto della vecchia fatiscente aerostazione-voliera per uccelli, e Brindisi è stato trasformato nello aeroporto dell’intero Salento su cui fare convergere l’utenza di Lecce e di Taranto.
Allo stesso tempo gli aeroporti di Grottaglie e di Foggia sono stati penalizzati nelle loro legittime istanze annullandone scientificamente le potenzialità. Penso, per esempio, alla possibilità dell’aeroporto di Foggia di avere i voli del “turismo religioso” diretto a San Giovanni Rotondo, o penso ai charter dei turisti diretti a Castellaneta Marina che, come denunciato recentemente dall’associazione Taranto Vola, sono stati “dirottati” altrove.
Io ritengo giusto che Bari sia l’aeroporto internazionale di riferimento della Puglia, ma questo non può avvenire a danno delle legittime aspirazioni dei singoli territori, soprattutto quelle di far operare a compagnie specializzate voli charter funzionali allo sviluppo turistico di Taranto e Foggia.
L’aeroporto di Grottaglie, inoltre, non può più essere penalizzato nel suo ruolo strategico di aeroporto di quel “Sistema Taranto” che, con lo sviluppo del più grande hub portuale già finanziato dal CIPE, vede nello sviluppo della logistica per il trasporto di merci l’unica autentica opportunità per affrancare in futuro l’economia del nostro territorio dalla monocoltura industriale siderurgica».
Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL