Gemellaggio tra l’ITCG “L.Einaudi” di Manduria e l’ ITC “G.Carli” di Casal di Principe insieme a Torino al Salone del libro
La “Staffetta di scrittura creativa” è un format che, promosso e coordinato dalla Biennale delle Arti e delle Scienze di Salerno, riunisce più scuole di tutta la penisola che, nella stesura condivisa di un testo narrativo, si scambiano esperienze e intrecciano relazioni.
L’incipit di ogni racconto a tappe è redatto da scrittori, magistrati, artisti, giornalisti, altre figure di rilievo del nostro panorama culturale. I prodotti realizzati vengono presentati al Salone internazionale del libro di Torino. Grazie alla staffetta giovani generazioni di contesti differenti e lontani interagiscono e traggono benefici, non soltanto formativi, dall’attività legata alla scrittura.
A questa esperienza ,all’interno del PON “Le(g)ali al Sud”,hanno partecipato l’I.T.C.G. “EINAUDI” di Manduria e l’I.T.C. “G. CARLI” di Casal di Principe che hanno voluto arricchire la loro collaborazione con il gemellaggio tra i due istituti. Entrambe le scuole hanno redatto un capitolo della staffetta con l’incipit di Don Ciotti. Le parole del fondatore del Gruppo Abele e di Libera invitavano a riflettere sul tema del fuoco inteso come passione civile , forza inesausta che spinge ad agire, ad aprirsi all’altro, ad abbattere i muri dell’inerzia e dell’indifferenza. Gli alunni e i docenti dell’Einaudi hanno fatto il viaggio per Torino con quelli dell’ITC Carli e sono stati loro ospiti a Casale per due giorni. Intensissimo il programma formativo e culturale di Torino ma altrettanto coinvolgente ed emozionante il soggiorno a Casal di Principe e l’esperienza del gemellaggio.
Tante le sorprese e le scoperte, che hanno ribaltato luoghi comuni ed abbattuto stereotipi e pregiudizi, frutto di un’informazione non sempre obiettiva e corretta.
I meridionali sono tutti espansivi ed accoglienti: gli alti muri di cinta che circondano le abitazioni a Casal di Principe potevano indurre a pensare il contrario; ma gli spazi aperti in quei muri e le porte spalancate e ospitali dei Casalesi hanno contraddetto ogni previsione.
I casalesi vivono nell’illegalità: questo ci aveva fatto credere un certo tipo di stampa e di televisione. A Casal di Principe abbiamo, invece, trovato cooperative di giovani che coltivano terre confiscate ai camorristi e producono i “paccheri di Don Diana”; disabili che gestiscono una risto-pizzeria battezzata N.C.O. (che non sta per nuova camorra organizzata ma per nuova cucina organizzata), case di accoglienza per categorie emarginate e svantaggiate;
Le scuole del sud sono poco attive e arretrate:niente di più lontano dalla realtà. Sono delle fucine incandescenti di azioni e di idee e questo nonostante le difficoltà del momento.
E i docenti? Demotivati, apatici e incapaci? Siamo stati davvero fortunati a non averne incontrato uno così! Senza l’impegno, la tenacia, la capacità organizzativa, la disponibilità di dirigenti e di insegnanti, pochissime scuole avrebbero partecipato a questa indimenticabile esperienza che ha come finalità primaria la formazione di una coscienza critica e l’acquisizione di un comportamento basato sulla cittadinanza consapevole e partecipata.
È ultima, ma non per importanza, è la scoperta che l’illegalità da ruggine,emarginazione, limitazione può trasformarsi in risorsa e in cambiamento. I ragazzi del Carli lavorano sulle cooperative sociali e si preparano a gestire strutture e beni requisiti alla mafia. E per concludere ci sentiamo di condividere il pensiero di don Ciotti quando afferma che i giovani non sono il futuro, ma il presente ed è da loro che si deve partire. Non vanno trattati a guisa di contenitori in cui stipare nozioni e da chiudere poi ermeticamente; vanno si riempiti, ma di lieviti e fermenti perché il contenuto del vaso trabocchi e vada a fertilizzare il territorio circostante, dando nuova linfa ad un paese ed un popolo che,a dispetto di cattivi esempi e modelli sia pubblici che privati, cerchi e trovi la strada per l’acquisizione del valore della cittadinanza consapevole e condivisa.
Gli alunni e i docenti di “Le(g)ali al Sud”
dell’ITCG Einaudi di Manduria