Sipario alle 20 presso l’auditorium delle Opere Parrocchiali
“Non ti pago” è l’opera del grande sceneggiatore Eduardo de Filippo e sarà messa in scena sabato 4 e domenica 5 ore 20, presso l’auditorium delle Opere Parrocchiali di Manduria.
“ Non ti pago” è la storia di Ferdinando Quagliuolo, che ha ereditato la gestione di un “banco lotto” dopo la morte del padre; è anche accanito giocatore in cerca di numeri vincenti, a dispetto della sua eccezionale sfortuna. Un suo impiegato, Mario Bertolini, al contrario ottiene vincite su vincite, suscitando una feroce invidia nel suo datore di lavoro.
Un giorno Mario annuncia la clamorosa vincita di una quaterna del valore di 4 milioni. Per l’occasione rivela a Ferdinando che i numeri li aveva ricevuti in sogno proprio dal defunto padre di lui, il quale va su tutte le furie: si impossessa del biglietto fortunato, rifiutando di corrispondergli la vincita, inoltre rivendica il diritto alla somma.
Accecato dall’invidia, ma fermamente convinto delle sue idee, Ferdinando si rivolge prima alla legge degli uomini (con l’avvocato Strumillo), quindi alla legge di Dio (con il parroco Don Raffaele), cercando invano alleati. Ferdinando a Bertolini rivolge una maledizione davanti al ritratto di suo padre, invocando ogni tipo di incidente e disgrazia qualora si decidesse a ritirare la somma vincente del biglietto che finalmente gli restituisce.
I cattivi auspici si verificano puntualmente e impediscono materialmente a Bertolini di ritirare la vincita. Bertolini è ormai malconcio nel fisico e nello spirito e beffardamente licenziato per le continue assenze per malattia: si arrende a Ferdinando e gli dà ragione a pieno titolo. Per Quagliuolo è il suo personale trionfo.
Un giorno Mario annuncia la clamorosa vincita di una quaterna del valore di 4 milioni. Per l’occasione rivela a Ferdinando che i numeri li aveva ricevuti in sogno proprio dal defunto padre di lui, il quale va su tutte le furie: si impossessa del biglietto fortunato, rifiutando di corrispondergli la vincita, inoltre rivendica il diritto alla somma.
Accecato dall’invidia, ma fermamente convinto delle sue idee, Ferdinando si rivolge prima alla legge degli uomini (con l’avvocato Strumillo), quindi alla legge di Dio (con il parroco Don Raffaele), cercando invano alleati. Ferdinando a Bertolini rivolge una maledizione davanti al ritratto di suo padre, invocando ogni tipo di incidente e disgrazia qualora si decidesse a ritirare la somma vincente del biglietto che finalmente gli restituisce.
I cattivi auspici si verificano puntualmente e impediscono materialmente a Bertolini di ritirare la vincita. Bertolini è ormai malconcio nel fisico e nello spirito e beffardamente licenziato per le continue assenze per malattia: si arrende a Ferdinando e gli dà ragione a pieno titolo. Per Quagliuolo è il suo personale trionfo.
La regia dell’opera è stata affidata al signor Salvatore Buonuomo.
Interpreti:
Salvatore Buonomo
Pina Tarentini
Roberta Gennari
Gianni Ruggieri
Elena Pezzuto
Rita Scaramuzza
Gregorio Mariggiò
Cosimo Occhilupo
Annalisa Scialpi
Luigi Palumbo
Alfredo Luceri
Assistenza tecnica Peppaccio e Vito Antonio Barnaba
Scenografia Rosanna Baldari
Assistenti scena Anna Josè Mariggiò e Salvatore Renna
Costumi e trucco Enza Motta e Giuseppina Di Noi
I proventi della serata saranno devoluti in beneficenza.
Vito Antonio Barnaba