L’intervento di cinque consiglieri di minoranza
«Prendiamo atto che finalmente è stata nominata, il 3 giugno scorso, la commissione giudicatrice per l’appalto del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Ancora una volta, l’amministrazione Maggi (composta da P.D., Io Sud, Sel e Sdi) è riuscita a distinguersi per inefficacia e incapacità nell’azione amministrativa».
I consiglieri di minoranza Dario Iaia, Maurizio Pichierri, Fabio Pichierri, Maria De Carlo e Cataldo Zurlo rimarcano il ritardo con il quale è avvenuta la nomina.
«La nomina della commissione è arrivata quasi due mesi dopo il termine di presentazione delle istanze di partecipazione alla gara, che era stato fissato per il 7 aprile» ricordano i consiglieri di minoranza. «Questo significa che, pur essendo state presentate le buste per partecipare alla gara entro il 7 aprile, si è atteso quasi due mesi per nominare i commissari. Questa è una strana circostanza che dovrebbe essere chiarita. Perché si è atteso tanto tempo? Non si sapeva prima che occorreva nominare la commissione giudicatrice? Tutti questi dubbi rilevano ancora di più laddove si consideri che si tratta di una gara dell’importo di oltre 8 milioni di euro iva esclusa. Peraltro, tutti questi dubbi e ritardi, oltre alla circostanza di avere posticipato il termine per la presentazione delle buste dal 16 marzo al 07 aprile, determineranno inevitabilmente motivi di impugnazione da parte di quelle aziende che non risulteranno aggiudicatrici dell’appalto. E allora la domanda che ci poniamo è la seguente: ma è possibile che non si riesca a condurre in porto neanche una gara? A questo aggiungiamo un’ulteriore considerazione: per come è stato concepito il servizio, non comporterà alcun vantaggio per i cittadini in termini di costi, ma soltanto un aggravio della tassazione. Basti pensare» si conclude il comunicato dei consiglieri di minoranza, «che il costo del servizio è passato in due anni da un milione e trecentomila ad un milione ed ottocentomila euro, con un aumento della Tarsu di oltre il 30 %».