sabato 23 novembre 2024
Ecco l’intervento dell’esecutivo dei Verdi di Manduria
«Da molto tempo Associazioni ambientaliste e pubbliche.jpg)
amministrazioni si battono per l’istituzione della Riserva naturale regionale orientata ”Dune di Campomarino”, che dovrebbe interessare i territori dei Comuni di Manduria e Maruggio, nella fascia costiera che va appunto da Campomarino sino al Torrente Borraco.
amministrazioni si battono per l’istituzione della Riserva naturale regionale orientata ”Dune di Campomarino”, che dovrebbe interessare i territori dei Comuni di Manduria e Maruggio, nella fascia costiera che va appunto da Campomarino sino al Torrente Borraco.La zona in oggetto ha subìto nel tempo un forte processo di degrado, in grandissima parte dovuto all’opera dell’uomo, che non solo ha compromesso la vita e la riproduzione di molte specie animali e vegetali, rare e spesso uniche, ma ha posto in pericolo l’equilibrio stesso della spiaggia, contribuendo all’arretramento della costa. Il Borraco, poi, rappresenta, dopo il Chidro, la più importante delle risorgive carsiche presenti lungo la fascia jonica. Non occorrono molte altre parole per illustrare la valenza ecologico-ambientale dell’area, già riconosciuta dalla Legge Regionale 19/97. La Regione Puglia si mostra intenzionata ora all’istituzione di una Riserva naturale orientata con l’obiettivo ”di salvaguardia degli equilibri ecologici, idraulici ed idrogeologici, dei valori paesaggistici dell’area, ma anche quello di promozione e riqualificazione delle attività economiche, in particolare nei settori del turismo, dell’agricoltura, dell’artigianato e dei servizi, capaci di migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti compatibilmente con la conservazione della natura”.
Ci sembrano obiettivi e intenti quanto mai condivisibili, che ogni amministrazione dovrebbe abbracciare e fare propri, ma, nella Conferenza di servizi convocata a Bari il giorno 24/ 06/ 2011, finalizzata alla perimetrazione dell’area, al contrario del comune di Maruggio, i rappresentanti del Comune di Manduria hanno detto…..”no grazie”.
Che cosa può aver determinato una decisione così contrastante con gli interessi della collettività? La mancanza di fondi? Il timore di non poter gestire una nuova riserva, vista l’esperienza non proprio esaltante di quella già in essere? L’Amministrazione ha forse in animo altre strategie? Non si sa. Ancora una volta scelte che coinvolgono la cittadinanza nel suo rapporto col territorio vengono prese senza il coinvolgimento della stessa e, soprattutto, senza consultare quei soggetti e quelle associazioni che, grazie alla loro conoscenza ed esperienza, potrebbero dare un contributo fondamentale alla decisione (…. ma prima che venga presa, non quando i giochi sono già fatti, come nel caso degli ambiti per la riqualificazione urbana)».
Esecutivo cittadino del Partito dei Verdi - Manduria
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