«È ora di finirla con il prendere in giro la gente»
«L’amministrazione di centrodestra continua a dimostrare incompetenza e cosa forse ancora peggiore - passi l’espressione un po’ colorita, che rende meglio il concetto – mancanza di attributi.
Ciò, perché mai e poi mai un amministratore, come accaduto nei giorni scorsi, dovrebbe scaricare ogni responsabilità sui dirigenti, anziché recitare un più onesto ‘mea culpa’ per un’inefficienza che è sotto gli occhi di tutti. Questo dà l’idea di una concezione assolutamente sbagliata dell’amministrare la cosa pubblica.
Un amministratore capace, infatti, terrebbe bene a mente la distinzione tra poteri di indirizzo e controllo, che gli competono senza ombra di dubbio, e atti di gestione, che spettano invece ai dirigenti. È per questo che l’Amministrazione non può addossare le colpe del cattivo operato alla dirigenza, che andrebbe indirizzata e controllata. Cosa che accadrebbe, appunto, se la guida politica avesse gli attributi per delimitare l’ambito di discrezionalità dei dirigenti.
C’è persino uno strumento, il Peg (Piano esecutivo di gestione), con il quale la giunta, ogni anno, in base al bilancio, dovrebbe stabilire gli obiettivi principali del Comune fornendo ai responsabili dei vari settori le risorse umane e finanziarie necessarie per poter migliorare i servizi offerti ai cittadini. È uno strumento non solo finanziario, ma di responsabilizzazione che, peraltro, attenendosi ai vincoli di bilancio, può finanche essere cambiato in itinere in caso di necessità sopravvenute. Come, tanto per portare esempi concreti, la cura del verde pubblico e della villa comunale, la pulizia delle strade, che oggi destano particolari perplessità.
È ora di finirla con il prendere in giro la gente, sempre più vessata dai rincari decisi dalla giunta senza che ad essi corrisponda un aumento della qualità dei servizi offerti. È appena il caso di citare la Tarsu, aumentata del 17 per cento in appena due anni, il restauro di Castello Imperiali, che continua a dissanguare le casse comunali, i servizi cimiteriali, ecc.
I francavillesi subiranno le conseguenze di queste politiche già dal prossimo autunno, ma “Noi Centro” tiene a stigmatizzarle sin da subito perché è tempo di porre fine alla demagogia: qual è il costo effettivo che la comunità deve sobbarcarsi per celebrare, per di più con un anno di ritardo, i 700 anni dalla leggendaria fondazione? Il problema reale è che qui vige da ormai tanti, troppi anni un sistema malato e contagioso.
È forse un caso che giovani e vecchi della politica, non appena assumono responsabilità di governo, si adeguano garantendone continuità e, addirittura, aggravamento?
Noi Centro è già attivo e organizza un movimento di giovani e donne stanchi e preparati, che possano finalmente consentire a Francavilla di uscire da questo torpore e pensare al riscatto che merita».
GIUSEPPE SALONNA
SEGRETARIO PROVINCIALE “NOI CENTRO CON FERRARESE”