Sul tavolo solo una proposta di Giuseppe Pastorelli
Non si muove foglia.
Espletata la pratica dell’iscrizione al campionato, grazie alla disponibilità del Comune (che si è fatto carico dell’onere finanziario) e all’interessamento di Giuseppe Pastorelli (il responsabile tecnico dello Sporting Manduria ha messo a disposizione la propria esperienza e le proprie conoscenze per “guidare” i funzionari dell’assessorato allo Sport nell’iter burocratico), tutto è fermo. Dopo le “tardive” dimissioni di Pietro Lacaita (perché ha aspettato sino a luglio se il campionato è finito nei primi giorni di aprile?), il Manduria, che lo scorso anno aveva già iniziato la preparazione, non ha dirigenti, non ha tecnico, non ha calciatori.
«Questa volta non sarò io a bussare alle porte degli imprenditori che potrebbero essere interessati al titolo sportivo» ha fatto sapere, qualche giorno fa, l’assessore allo Sport, Lucia Stefanì. «Chi è interessato, venga pure al Comune e ne parliamo».
Una pericolosa situazione di completo stand by, che potrebbe aprire la strada, se non ci saranno novità, persino alla rinuncia al campionato.
Allo stato attuale c’è un unico spiraglio: una proposta che Giuseppe Pastorelli lancia dalle nostre colonne.
«Se nessun imprenditore dovesse farsi avanti, dinanzi all’alternativa drastica della rinuncia al campionato (e quindi alla scomparsa del Manduria), offro la mia disponibilità a procedere ad una fusione fra l’U. G. Manduria Sport e la mia società giovanile Sporting Manduria» è la proposta di Pastorelli. «Io metterei a disposizione tutti i miei ragazzi, ai quali aggiungere i giovani calciatori (molti dei quali manduriani) che sono ancora tesserati con il Manduria. Potremmo iniziare la stagione con una squadra “verde”, che punti solo alla salvezza. Sperando che strada facendo possano trovarsi delle risorse per ingaggiare qualche elemento più esperto. Se non ci saranno altre proposte tecnicamente più rilevanti, io sono disposto a farmi carico di quest’operazione, pur di salvare almeno il titolo».
Sarebbe però importante anche ascoltare il sindaco Tommasino: l’Amministrazione resterà davvero alla finestra?