giovedì 26 settembre 2024


11/03/2009 20:16:04 - Provincia di Taranto - Attualità

Ma la indagini della Polizia di Taranto hanno consentito di accertare le responsabilità

 
Gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei conforti di Augusto ROMANAZZI, 37 anni, per tentato omicidio, detenzione illegale di arma da sparo e autocalunnia in concorso. Tale provvedimento è frutto di un’attività di indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile in merito all’azione criminosa avvenuta il 5 settembre del scorso anno. Come si ricorderà, in quella circostanza gli agenti sono  intervenuti presso il locale ospedale “SS. Annunziata” in quanto, poco prima era sopraggiunto un giovane ventiseienne che presentava una ferita all’omero sinistro, provocata dall’esplosione di un colpo di arma da fuoco. Nell’immediatezza fu denunciato in stato di libertà un minore, il quale riferì agli agenti di essere stato l’autore del ferimento.
Tale circostanza però non trovò però riscontro dagli approfonditi accertamenti che gli investigatori ponevano in essere; infatti, si è accertato che il minorenne autoaccusatosi del fatto di sangue, in realtà, non aveva esploso alcun colpo di pistola e che il vero responsabile del tentativo di omicidio, peraltro scaturito per futili motivi, era il padre del giovane denunciato, nei cui confronti venivano raccolti inconfutabili elementi di colpevolezza. Inoltre, lo stesso aveva probabilmente indotto il figlio minore ad autocalunniarsi. Il provvedimento in questione è stato eseguito in carcere dove il ROMANAZZI si trova ristretto per altra causa.










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