Venuti alla luce una tomba messapica ed un granaio medievale
Altre testimonianze degli insediamenti messapici nell’area del centro storico mandurino sono venute alla luce durante la giornata odierna. A consentire i nuovi ritrovamenti i saggi in corso in zone che si trovano all’interno delle fasce murarie di origine messapica, che presto saranno interessati dai lavori di posa in opera della rete di fogna nera.
Gli operai della ditta di Gregorio Tarentini (di fiducia della Soprintendenza), e l’archeologo Gianfranco Dimitri hanno portato alla luce, in vico III Ferdinando Donno (un vicoletto proprio alle spalle della chiesa Madre) una tomba di origine messapica e un granaio che probabilmente risale al medioevo.
La tomba è stata probabilmente già aperta in passato, forse da “tombaroli”: sino a quando la pioggia di oggi ha consentito i lavori di scavo, sono stati trovati, infatti, solo delle ossa e frammenti di ceramica. Ma questa tomba ha comunque una particolarità: è riuscita a conservare l’intonaco, che quasi sempre si deteriora e cade.
Per quanto riguarda il granaio, in ottimo stato di conservazione, un indizio (ovvero la presenza di un particolare tipo di ceramica) lascia propendere per la datazione della sua origine nel medioevo. Ma è strano che tomba e granaio si trovino a pochi metri, sullo stesso livello.
I lavori di scavo proseguiranno venerdì.
Nella galleria quattro foto.