domenica 08 settembre 2024


06/08/2011 19:18:31 - Avetrana - Cultura

Raccontano alcuni storici che nel gennaio del 1547 un certo Chria, figlio di Avetrana, tradito dalla fidanzata…

 
La Giostra dei Rioni, che si svolge ad Avetrana in piazza Vittorio Veneto nella prima metà di agosto, nasce nel 1985 da un’ idea del Gruppo Giovani della parrocchia di San Giovanni Battista. Questa manifestazione ha come suoi ingredienti competizioni e rievocazioni storiche in stile medievale. Con l’accurata regìa del Comitato Giostra dei Rioni, il paese viene diviso in quattro quartieri, che vengono chiamati, secondo come la storia racconta, con i nomi di Castello, San Martino, Saraceno e San Francesco. Ogni rione ha un suo emblema e un colore particolare che lo contraddistingue. Il premio finale delle gare è il Palio, consegnato al quartiere vincitore, che poi viene  messo in mostra nella “Sala degli Stemmi” del Comune. L’appiglio storico a cui si è ispirato il comitato per dar corpo a questo torneo è un episodio accaduto nel XVI secolo narrato da alcuni studiosi.
Un avetranese chiamato Chria, tradito dalla fidanzata, poi convertitosi alla religione musulmana e quindi arruolatosi tra i pirati turchi, nel 1547, con cinque galee, sbarca presso Torre Columena per assalire e saccheggiare il paese natio, ma giunto nelle vicinanze di Avetrana, come dice il Marsella “Commosso dalle note di una serenata a lui familiare”, dirige la sua incursione verso San Pancrazio Salentino che viene saccheggiata e distrutta. Qualche secolo dopo B. Pascal scrive “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”.
All’interno della chiesa di sant’Antonio da Padova di San Pancrazio si può ammirare un affresco che riproduce scene del saccheggio da parte del traditore comprendenti lo sbarco, gli assalti e la lapidazione dello stesso Chria. Basandosi su tali reminiscenze storiche, gli organizzatori del palio hanno immaginato scene di giubilo e grande gioia per lo scampato pericolo. Tutto ha inizio e termina con cortei di personaggi dell’epoca che attraversano le caratteristiche viuzze del centro storico in un contesto surreale creato, appunto, dai colori dei quattro rioni. L’ultima sera, quella della premiazione, con musiche e danze, principi, dame, paggi, giullari, i componenti dei  Pagano, Signori della città tra il XV e il XVI secolo, nonché il clero cittadino e l’Arcivescovo di Brindisi, partecipano all’immaginaria rievocazione del sontuoso banchetto offerto  alla popolazione di “Veterano” (antico nome del borgo del tarantino), nella piazza d’armi, dal principe Galeotto come ringraziamento per lo scampato pericolo. Si conclude in questa maniera uno degli eventi diventati ormai protagonisti indiscussi del folklore avetranese.
 
Antonietta Trono
 
L’edizione 2011 dell’evento si svolge nelle tre serate dell’ 11, 12 e 13 agosto.
Da evidenziare che il 16 agosto, sempre in piazza Vittorio Veneto, si terrà la rassegna di sapori, colori e odori salentini “Fricennu Mangiannu”.
Immagini cortesemente fornite dal Comune di Avetrana.
 
Bibliografia
Marinazzo, A. (2000), Viaggio in terra di Brindisi. Turismo, storia, arte, folklore, Ed. Adda.
Brochure a cura dell’Associazione Giostra dei Rioni di Avetrana.










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