Il calcio biancoverde sempre più a rischio di estinzione
Sembra sfumato il tentativo del direttore sportivo Elio Tresi di dar vita ad una nuova cordata di imprenditori in grado di salvare il calcio manduriano.
La notizia è circolata nella giornata di ieri: gli allenamenti, il cui avvio era annunciato sin dalla giornata di giovedì, non ci sono mai stati. E, sempre secondo delle indiscrezioni, nessuno degli imprenditori contattati da Tresi ha accettato di mettere a disposizione le risorse necessarie per allestire una squadra competitiva nel prossimo campionato di Promozione.
Resterà solo un atto di buona volontà, quindi, quello di Elio Tresi, evidentemente ancora legato ai colori biancoverdi dopo la storica promozione dall’Eccellenza in serie D, con Antonio Toma in panchina e con Gigi Blasi come presidente. Ha tentato di coinvolgere gli stessi imprenditori che contribuirono alla maturazione di quella impresa, senza tener conto che i tempi sono cambiati e che la crisi economica non consente più a nessuno di svenarsi per il calcio.
E così, in pochi giorni, la sua “auto-promozione” a direttore sportivo di un sodalizio che non c’era si è dissolta e, per il calcio biancoverde lo spettro della sparizione dal mondo del calcio è sempre più vicina.
Mentre l’Amministrazione, ora proprietaria del titolo sportivo, è alla finestra, nessuno si fa avanti, nonostante il blasone del team biancoverde e il suo largo seguito fra i tifosi.
A meno di un mese dall’inizio della nuova stagione agonistica, nulla si muove. Gli imprenditori locali (che più volte si sono sacrificati per il calcio locale), non sembrano più disposti ad assumere nuovamente oneri (tanti) e onori (pochissimi) di una simile scelta. Né, tanto meno, arriva una “ciambella di salvataggio” da imprenditori della zona, come da anni, ad esempio, avviene nella vicina Grottaglie.
Ci si attende, allora, che l’Amministrazione (che si è già fatto carico dell’onere economico dell’iscrizione della squadra al campionato), assuma un ruolo più attivo: non può continuare ad assistere passivamente alla scomparsa del calcio.