L’iniziativa di Fare Verde Puglia, patrocinata dal Comune di Brindisi e dalla Monteco
FARE VERDE Puglia con l’iniziativa “Porta la Borsa”, nell’ambito della manifestazione “Marine Ecologiche 2011”, con il Patrocinio del Comune di Brindisi e della Monteco, intende sensibilizzare i cittadini di Brindisi sulla necessità di ridurre i rifiuti sia nel momento dell’acquisto dei prodotti, riducendo gli imballaggi acquistati, sia nel momento dell’asporto dai punti vendita delle merci, preferendo borse riutilizzabili a quelle “usa e getta”. Il riutilizzo delle borse permette una netta riduzione dei rifiuti prodotti (a Milano, nello scarso anno, il numero dei sacchetti “usa e getta” si è dimezzato!), nonché delle emissioni di gas serra necessari a produrli.
Con “Porta la Borsa” FARE VERDE Puglia distribuirà ai bagnanti dei Lidi brindisini che stanno partecipando al Concorso “Marine Ecologiche 2011” borse per la spesa in cotone, riutilizzabili innumerevoli volte.
Questo l’impegno che il Presidente di Fare Verde Puglia, Avv. Francesco Greco, l’Assessore all’Ambiente di Brindisi, Rag. Cesare Mevoli, e la Responsabile Comunicazione della Monteco srl, dr.ssa Sonia Dello Preite, hanno assunto oggi a Brindisi durante la presentazione.
La borsa riutilizzabile è l'unico antidoto efficace contro la dipendenza da sacchetto!
Anche per trasportare i nostri acquisti vale la regola delle 4 ERRE: Rifiuta (l'usa e getta), Riduci, Riusa, Ricicla e l’obiettivo di FARE VERDE Puglia è quello di far prendere ai brindisini nuovamente confidenza con questo oggetto, usato dalle nostre nonne o bisnonne, che l'avvento del sacchetto usa e getta ha cancellato dalle abitudini quotidiane o relegato in qualche angolo delle nostre case. Anche la produzione diversificata di borse per la spesa esistente un paio di decenni fa è stata progressivamente abbandonata, mentre ben potrebbe essere una possibilità di occupazione per giovani tutori dell’ambiente e di un’economia ecosostenibile.
La causa del sovrautilizzo degli shoppers “usa e getta” consiste nelle cattive abitudini dei consumatori e andare a sostituire, a parità di consumo, un materiale dannoso nel suo utilizzo monouso (la plastica!) con uno più innocuo poiché biodegradabile - ma non per questo privo di un impatto ambientale - non inciderebbe sulla causa del problema: non si ridurrebbe nel complesso lo spreco di risorse - seppur rinnovabili - di materie prime vegetali che servono per realizzare le bioplastiche. Sino a quando non saranno disponibili nuove generazioni di bioplastiche derivate da scarti organici va considerato il loro impatto di produzione globale come utilizzo di terreni, acqua, fertilizzanti e pesticidi nonché energia di origine fossile. E' pertanto evidente che la soluzione che maggiormente aiuta a ridurre le emissioni di gas serra è quella riutilizzabile, la sporta per l'appunto e ogni altro sistema di trasporto riusabile, come cassette ripiegabili, carrelli, ecc. La bioplastica va utilizzata dove il monouso non può essere sostituito con il riutilizzabile e sicuramente come soluzione di emergenza per quanto riguarda lo shopper.
Ridurre l'impatto dei rifiuti sia da imballaggio, sia derivati da prodotti dove una cattiva progettazione e l'obsolescenza programmata causano un aumento inarrestabile dei rifiuti che produciamo e relativi costi a carico del consumatore cittadino: un auspicio condiviso da FARE VERDE Puglia, dal Comune di Brindisi e dalla Monteco.