Hanno rappresentato, nel parco archeologico, il musical “Amata Terra Mia”
Nel panorama degli eventi promossi dall’Amministrazione Comunale è andato in scena il 9 agosto un musical dal titolo “Amata Terra Mia”, liberamente ispirato al musical “Rinaldo in campo” di Domenico Modugno.
La compagnia teatrale i “Senza Vergogna” di Grottaglie, insieme ormai da sette anni, capitanata dalla direttrice della scuola elementare “Don Bosco” Patrizia Dilauro e composta inoltre da docenti e non della stessa scuola, si definiscono dei semplici dilettanti, ma non hanno nulla da invidiare ai grandi professionisti per la qualità dell’interpretazione, la capacità e la disinvoltura nel muoversi sul palco, senza tempi morti, da veri padroni della scena.
Uno spettacolo assolutamente originale, anche per un ottimo mix tra balletto, recitazione e canto. Un affiatamento straordinario anche nei momenti dove era necessaria l’improvvisazione.
Ottima la scelta delle musiche con un perfetto adattamento dei testi, precisi gli attacchi musicali, le chiuse, il playback ed i cori. Eccellenti le coreografie, bellissimi i costumi, e splendidi alcuni caratteristi quali: il Brigante “Chiricuzzu” (Patrizia De Mitri), Angelica (Maria Galiandro), la “Tata” (Patrizia Dilauro), il trascinante e coinvolgente Rinaldo Dragonera (Giuseppina Nigro), l’esilarante “Prureonasu” (Vittoria De Rosa), insieme al bravo “Faccisantu” (Cosimo Camassa), ovviamente ottimi anche tutti gli altri interpreti.
Un plauso speciale lo ha meritato anche il tecnico audio-luci, Vincenzo Della Pietà, per la cura e la perizia tecnica nell’illuminare le scene, per la perfezione del controllo dell’audio, nonostante le difficoltà ambientali a causa di un fastidioso vento (da ciò si evince la perfetta simbiosi con i protagonisti).
Bravi gli scenografi per l’abilità con cui hanno utilizzato le scene mobili. Suggestivo il finale, nel momento in cui attori e ballerini, schierati sul palco, indossando costumi rappresentanti i colori della nostra bandiera, hanno saputo coinvolgere il pubblico, tutto in piedi, che ha cantato l’inno di Mameli. Applausi scroscianti a scena aperta e ripetuti per tutti.
La cosa più nobile di questo musical è stata la finalità. Il ricavato dello spettacolo andrà devoluto in beneficenza per un comune della provincia dell’Aquila, colpito dal terremoto del 2010.
Il successo di questo lavoro è da condividere, per la collaborazione della Pro Loco di Manduria, e per l’organizzazione dell’evento a Manduria stessa con Fabrizio Mastrovito.
Questo grande successo di critica e di pubblico è stato confermato da buona parte degli spettatori che sono tornati a rivivere le emozioni dello spettacolo dopo aver già goduto e fruito al teatro “Ideal” il 19 maggio scorso.
Questa, infatti, è la ventiquattresima replica dal dicembre del 2010. L’aspetto più importante da evidenziare è stata la gioia che si è letta negli occhi degli interpreti, quando a fine spettacolo sono scesi tra il pubblico a ricevere i meritatissimi applausi convinti e sinceri.
Permettetemi di affermare che il talento non è acqua, ed i “Senza Vergogna” ne hanno da vendere. Non possiamo che essere grati, grati e ancora grati a queste circa novanta persone che con grande amore, dedizione e gioia, hanno messo in piedi questo meravigliosa rappresentazione.
E infine mi si consenta una nota di dissenso che non vuole essere una polemica, ma solo un suggerimento agli addetti ai lavori: le dimensioni del palco, purtroppo, non erano idonee al tipo di spettacolo. Gli attori e i ballerini, se pur armati di grande volontà e molto spirito d’adattamento, hanno sofferto la limitazione dello spazio sul palco stesso. Si spera che gli incaricati a ramo comprendano una volta e per tutte che per la realizzazione di questi eventi occorrono palchi adeguati, senza costringere, come già accaduto per la compagnia di danza di Roma “Il Cerchio”, ad esibirsi a terra con non poche difficoltà.
Michele Dentice