giovedì 26 settembre 2024


13/03/2009 19:37:26 - Provincia di Taranto - Attualità

E’ una 23enne di Montescaglioso

 
 
“ 112 -  Possiamo aiutarvi? ”. Uno degli slogan con cui viene pubblicizzata l’utenza per mettersi in contatto con qualsiasi centrale operativa dell’Arma dei Carabinieri di tutto il territorio nazionale, spesso e volentieri, fuori dalla retorica mediatica, si traduce in totale concretezza  nell’attivazione di ogni necessario dispositivo di sicurezza a favore di qualsiasi cittadino che segnala una difficoltà, o richiesta di aiuto, per se o per altri. Gli operatori della centrale hanno sempre le parole giuste per tutti - miste alla  grande professionalità - per tranquillizzare il cittadino, per sostenerlo psicologicamente, ma soprattutto per dargli la certezza che a parlare dalla consolle è una voce amica. Quando il caso, in particolare, contempla una  situazione umana che vede nel disagio o in una delicata circostanza di difficoltà soggetti deboli e soli allora, insieme con le parole, l’operatore della centrale deve comunicare anche con il cuore.
E’  proprio quanto si è verificato ieri giovedì 12 marzo, alle ore 16, a seguito di una telefonata giunta al 112 della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, da parte di una  ragazza 23 enne, che per rispetto dell’anonimato chiameremo con lo pseudonimo di Angela, residente in  Montescaglioso, un paese della limitrofa provincia di Matera, la quale dopo essersi posizionata su di un muro posto  a protezione di uno strapiombo  profondo circa 50 metri, minacciava di suicidarsi. Gli operatori di turno, colto lo stato di seria difficoltà psicologica della ragazza, hanno abilmente catturato la sua fiducia convincendola, innanzitutto, che stava comunicando con amici ai quali poteva raccontare di tutto parlando anche lei come amica. Contemporaneamente, gli stessi hanno attivato per l’intervento sul posto i colleghi della Stazione Carabinieri di Montescaglioso. La conversazione con l’aspirante suicida ha immediatamente convinto la ragazza a non “sentirsi sola ed incompresa”, come lei stessa in preda allo sconforto continuava a ripetere. La ragazza sempre, comunque, alternando al desiderio di accettare di voler conoscere il suo interlocutore, il proposito di farla finita, ha proceduto nella conversazione raccontando di se e dei suoi problemi lasciando percepire all’operatore che era quello il tono giusto per scoraggiarla dall’insano proposito.
Nel frattempo, la stessa, dopo essersi accorta della  presenza dei colleghi della Stazione di Montescaglioso,  che hanno immediatamente raggiunto la località in cui era stata segnalata la presenza della ragazza, ha continuato a chiedere all’operatore di Taranto se fossero anche loro degli amici, mai abbandonando, comunque, la volontà di buttarsi nel vuoto. I carabinieri di Montescaglioso, intanto, agendo con intelligenza e rapidità, il tutto mascherato da un convincente sorriso, sono riusciti a serrare la poveretta che intanto aveva perso i sensi ed a metterla al sicuro.
Noi abbiamo scelto lo pseudonimo di Angela per la ragazza, lei al suo risveglio ricorderà come angelo ognuno dei Carabinieri che l’hanno salvata dal “sentirsi sola ed incompresa”.
 
Ten. Col. A. Russo










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