giovedě 28 novembre 2024


14/09/2011 10:46:38 - Provincia di Taranto - Politica

Ecco il testo del rappresentante del PdL sul pericolo di “scippo” dell’aeroporto cargo di Grottaglie

 
 
 
«Il sottoscritto Avv. Arnaldo Sala,
 
premesso:
 
-                                 il Piano Regionale dei Trasporti assegna all’aeroporto di Grottaglie il ruolo di aeroporto cargo del sistema trasportistico e logistico pugliese, ruolo riconosciuto più recentemente anche nel documento regionale “Puglia Corsara, Programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica della Puglia”;
-                                 la Regione Puglia ha, dunque, riconosciuto il ruolo dell’aeroporto di Grottaglie qua le scalo aereo specializzato nella movimentazione e trasporto di merci dello unico hub portuale intercontinentale della Puglia, ovvero il porto di Taranto che - anche grazie al recente importante finanziamento del CIPE della piastra logistica - si avvia a vivere un nuovo e significativa fase di sviluppo pure dell’area retroportuale;
-                                 il CIPE ha recentemente finanziato l’ammodernamento e l’elettrificazione della tratta Martina Franca-Bari delle FSE, collegamento che rappresenterà l’asse ferroviario che collegherà il porto di Taranto e l’aeroporto di Grottaglie alla “dorsale adriatica”, innestando così il flusso delle merci in transito da queste due infrastrutture sui flussi trasportistici del “Corridoio 8” finanziato dalla UE;
-                                 conditio sine qua non per lo sviluppo del porto e del retroporto di Taranto è la realizzazione di una completa intermodalità, tale da rendere l’utilizzo di dette infrastruttture economicamente e logisticamente vantaggioso agli operatori internazionali;
-                                 Aeroporti di Puglia SpA, allo stato, non ha realizzato sull’aeroporto di Grottaglie nessuna delle infrastrutture necessarie acchè possano operare aerei cargo e, men che meno, si è prodigata acchè il medesimo scalo possa accogliere linee passeggeri;
-                                 le infrastrutture realizzate sull’aeroporto di Grottaglie -la principale consistente nell’allungamento della pista- sono state realizzate solo ed esclusivamente per consentire l’operatività degli aerei per l’invio negli USA delle sezioni di fusoliere in materiale composito realizzate nel locale stabilimento di Alenia Aeronautica nell’ambito del programma Boeing 787 Dreamliner;
-                                 Aeroporti di Puglia SpA, come quotidianamente stigmatizzato dalle Istituzioni locali e da segmenti sempre più ampi dell’opinione pubblica jonica, non ha agevolato lo sviluppo di collegamenti aerei passeggeri, sia di linea che charter, dall’aeroporto di Grottaglie, pur essendovi le condizioni a ciò atte;
-                                 l’Assessore Regionale ai Trasporti, in una intervista rilasciata al quotidiano “Il Sole 24 Ore Sud” -ove sono stati analizzati i progetti individuati il 16 giugno nell’intesa generale quadro col Governo e finanziate dal CIPE con 1.042 miliardi di euro - ha affermato che “ci siamo concentrati su alta capacità ferroviaria e piattaforma logistica”, e che nello stesso articolo è altresì detto che “negli aeroporti si terrà conto della loro specializzazione, riconvertendo in merci l’area militare di Bari”;
-                                 le prefate dichiarazioni non menzionano alcun intervento sull’aeroporto di Grottaglie, mentre sono elencati altri interventi a favore degli scali di Foggia e Brindisi;
-                                 ciò, evidentemente, potrebbe comportare una ulteriore pesante penalizzazione per l’area jonica che si vedrebbe così privare dello scalo cargo, con evidente trasferimento della retroportualità tarantina in altra area regionale.
 
 
tutto quanto premesso
 
INTERROGA
 
il Presidente e l’Assessore ai Trasporti onde conoscere la ragione per la quale, a tutt’oggi, Aeroporti di Puglia SpA, non ha ancora intrapreso alcuna attività reale acchè l’aeroporto di Grottaglie sia dotato delle infrastrutture idonee per consentire l’operatività dell’attività cargo delle merci; nonchè di comprendere se è intenzione dei medesimi prodigarsi onde favorire lo sviluppo delle capacità logistiche e trasportistiche di Taranto, ed in particolare del suo porto, retroporto ed aeroporto».
 
Avv. Arnaldo Sala    










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