Finchè la condizione atletica ha retto, non c’è stata storia fra le due squadre
MANDURIA-GALATINA 0-0
MANDURIA: Negro, Calò, Coccioli; Marchi, Serio, De Florio; Paticchio (s.t. 43’ Dimitri), Cocciolo, Peluso, Malagnino, Mele. All.: De Pasquale. A disp.: Fiorentino, Ferrara, Dimonopoli, Lanzo, Blè, Scala.
GALATINA: Vernola, Specchia, Mele, Frascaro, Antico, Simoni (s.t. 1’ Malerba); Mortari, N. De Benedictis (s.t. 17’ Cappellini), A. De Benedictis, Cimarelli, Adeshokan. All.: Inglese. A disp.: Lamarina, Antonica, Stefanì, Magnolo, Mengola.
ARBITRO: Lillo di Brindisi.
NOTE – Ammoniti Negro, Marchi, Paticchio e Malagnino del Manduria, Frascaro, Antico e Mortari del Galatina; angoli 5-2 per il Manduria. Minuto di raccoglimento per la morte del padre del calciatore Nicolì del Manduria.
MANDURIA – Molto meglio il Manduria, benché ancora a corto di preparazione, di un Galatina contratto e incapace di sviluppare trame di gioco incisive, nonché di servire palloni giocabili al temuto bomber Andrea De Benedictis.
Calcio spumeggiante per trenta minuti della squadra di mister De Pasquale, che, grazie ai guizzi di Malagnino, Peluso e Coccioli, mette sovente in soggezione gli ospiti. Finchè l’ossigeno è arrivato al cervello dei calciatori manduriani, non c’è stata mai partita. Buono l’esordio dello juniores Mele.
LA CRONACA – Al 2’ discesa di Marchi, assist per Peluso, che non colpisce bene.
Ottima l’azione al 7’, che vale, per intero, il prezzo del biglietto: ripartenza di Malagnino, apertura al millimetro per Peluso, conclusione a rientrare sulla quale Vernola si tuffa e devia in angolo con la punta delle dita. Da manuale del calcio.
Al 15’ punizione di Mortari fuori misura. Al 28’ contatto molto … sospetto in area del Galatina: Melle viene agganciato in area, ma l’arbitro non vede. Al 37’ Adeshokan approfitta di una dormita in area biancoverde, ma il suo colpo di testa è debole: Negro c’è. Al 38’ bolide di Malagnino da fuori area, che fa la barba al montante. Al 42’ un’altra occasionissima: la difesa leccese pasticcia, Peluso intuisce, si inserisce in un retropassaggio, ma poi non vede la porta.
Al riposo decisamente meglio il Manduria, rispetto ad un Galatina spento.
Nella ripresa, la squadra di De Pasquale inizia ad accusare la stanchezza, ma il Galatina si fa pericoloso solo su calci da fermo. All’8’ punizione di Cimarelli, mischia in area, poi la difesa sventa. Al 13’, su azione di calcio d’angolo, ci prova malerba, ma Negro c’è. Al 23’ Mortari scheggia la parte superiore della traversa.
Quando si inizia a temere il peggio, il Manduria dimostra il proprio orgoglio. Al 25’ tiro-cross di Peluso che attraversa l’area senza che ci fosse nessuno in grado di deviare la sfera in porta. Al 37’ assist di Paticchio, ma Peluso sbaglia il tempo. Al 39’ ci prova Cocciolo, ma la difesa si salva. Al 40’ Peluso vola in area: per l’arbitro è tutto regolare.
L’ultima occasione è per Mortari, che scende sulla destra, ma Negro neutralizza.
Se questo è il Galatina che dovrebbe fare di un sol boccone il campionato, anche il Manduria può ambire alla promozione in Eccellenza.
Servirebbe infoltire la pattuglia degli juniores (in particolare dei ’94) e ingaggiare un difensore centrale.