Recupero, valorizzazione e fruibilit� di beni architettonici per il riscatto culturale di Taranto

21/09/2011 20:48:18 - Provincia di Taranto - Cultura

L’occasione per riavvicinare i tarantini al complesso monumentale di Santa Maria della Giustizia è il concerto di venerdì del gruppo vocale “The Jazz Set”

Recupero, valorizzazione e fruibilità di beni architettonici

per il riscatto culturale di Taranto. Nello specifico si tratta del complesso monumentale di Santa Maria della Giustizia, edificato durante il medioevo vicino le rive del fiume Tara e oggi circondato dalla grande industria. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto nel corso degli anni ha attuato un sistematico intervento di restauro conservativo della Chiesa e del monastero con l’intento di restituire alla città una parte importante della sua storia. L’occasione per riavvicinare i tarantini a questo splendido luogo ancora tutto da scoprire, è il concerto organizzato dalla

Soprintendenza in collaborazione con la Cooperativa per i Servizi Cultutali Artefatto: venerdì 23 settembre a partire dalle ore 21 si esibirà il gruppo vocale “The Jazz Set”, nato a Taranto due anni fa e composto da sette artisti. Tema di fondo dell’evento sarà l’amore e le declinazioni possibili: l’amore desiderato, l’amore vissuto, l’amore finito, l’amore rimpianto, ma anche l’amore per la propria terra e quello per la musica.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato l’architetto Salvatore Buonomo, Soprintendente ad interim per Lecce, Brindisi e Taranto; l’architetto Augusto Ressa, funzionario responsabile della Soprintendenza nella sede operativa di Taranto; l’ingegnere Carlo Guarrata, direttore della Raffineria Eni di Taranto, main sponsor del progetto e Vincenzo Albano, solista e vocalist del “The Jazz Set”.

In apertura, l’architetto Ressa sottolinea l’impegno della Soprintendenza. “Questa è una iniziativa alla quale teniamo moltissimo, e fa piacere constatare anche l’interesse dell’Eni”. “Siamo felici per l’apertura di questo meraviglioso complesso inserito nell’area industriale di Taranto proprio di fronte all’Eni, con la quale siamo sicuri che intraprenderemo un rapporto proficuo”. “Santa Maria della Giustizia è un punto di partenza per una collaborazione con l’industria che opera sul nostro territorio”. L’ingegnere Guarrata raccoglie l’invito e rilancia la partnership. “Ringrazio la Soprintendenza per l’opportunità che ci è stata offerta”. “Quando sono arrivato alla raffineria ho notato immediatamente che la struttura è un tutt’uno con questo complesso monumentale. Non è una cosa comune, è una integrazione di fatto che deve essere tradotta in messaggi verso la città: riconoscere quindi una valenza culturale di un bene di cui noi godiamo giornalmente recandoci a lavoro. Ci sembra doveroso dare visibilità al “bello” affinchè tutti ne possano fruire”. “La mission di Eni è di dare peso e promuovere la cultura del territorio in cui è presente. Per questo motivo possiamo pensare ad altre iniziative analoghe”.

L’architetto Buonomo è “soddisfatto dell’iniziativa”. “Sono entusiasta perchè vogliamo sviluppare sempre di più il concetto di appartenenza nei confronti del patrimonio, inteso come bene della collettività che va sentito proprio. Serve l’impegno di tutti, perchè attraverso una saggia amministrazione delle poche risorse disponibili si può trasferire il concetto di fruizione”. “Potremmo ragionare anche sulla possibilità di dare a questo evento una continuità”.

Vincenzo Albano si concentra sulla musica e sullo spettacolo che sta preparando insieme agli altri componenti del “The Jazz Set”. “Proporremo un percorso d’amore attraverso brani che potrebbero essere catalogati come commerciali, ma sono dei classici interpretati in maniera polifonica, nuova per la nostra realtà”. “Siamo onorati di poter inaugurare questo percorso”.

L’appuntamento è fissato per venerdì 23 settembre a partire dalle ore 21.00 presso il complesso monumentale di Santa Maria della Giustizia, in contrada Rondinella a Taranto. “La fruibilità è alla base di ogni processo di conservazione”.

Nicola Sammali

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