Le critiche di Ivano Decataldo (Sava In Movimento)
«E’ prioritario appaltare i lavori di maquillage di piazza Risorgimento oppure procedere con gli interventi per mettere in sicurezza scuole ed edifici pubblici, attuando i piani antincendio e ripristinando gli impianti obsoleti fuori norma?».
E’ il quesito che ha lanciato all’opinione pubblica il presidente dell’associazione “Sava in Movimento”, l’ex assessore Ivano Decataldo. Quesito che ha generato un vivace dibattito.
«Nei giorni scorsi si è svolta a Sava una riunione di maggioranza, convocata dal sindaco: bisognava scegliere tra alcune priorità, viste le ristrettezze imposte dal rispetto del patto di stabilità» è la premessa di Ivano Decataldo. «In particolare, bisognava decidere sulla opportunità di rifare piazza Risorgimento. Oppure se investire i soldi per mettere in sicurezza scuole ed edifici pubblici per ristabilire il rispetto delle norme antincendio e di sicurezza. Tutto ciò che può garantire, insomma, l’incolumità degli studenti e dei bambini che frequentano le strutture pubbliche savesi.
Sappiamo bene che l’Italia ha notevoli ritardi sugli adeguamenti alle norme di sicurezza degli edifici pubblici e delle strutture scolastiche. Ma, chissà perché, ci si ricorda ogni volta che accade l’irreparabile. Ebbene, la scelta a maggioranza è ricaduta sul rifacimento di piazza Risorgimento, ritenendolo più importante e prioritario».
Forse perché si avvicinano le elezioni e, pertanto, c’è bisogno di mostrare qualche modifica estetica concreta agli elettori…
«Vorrei ricordare che sono circa quattro anni che si annuncia il rifacimento di piazza Risorgimento» prosegue Decataldo. «I fondi per la sua realizzazione sarebbero dovuti provenire dalla vendita del macello di via per S. Marzano, immobile mai venduto, nè messo in vendita per inspiegabili motivi. Ricordo che il consigliere Mino La Corte e io avanzammo una proposta di approntare un regolamento per l’alienazione dei beni, che fu ritenuto “eccessivo”… Penso che fossero state attivate per tempo le procedure di vendita, oggi probabilmente non staremmo qui a discutere. Comunque una possibilità è stata certamente sprecata».
Decataldo esprime, infine, la propria opinione sulla scelta dell’Amministrazione.
«Io credo che la sicurezza dei nostri figli, dei nostri nipoti, dei nostri cari, debba essere messa al primo posto. Non può aspettare solo perchè una piazza è “più visibile” e d’impatto, benchè sia un luogo di svago e di socializzazione importantissimo per le famiglie, che però la dovrebbero frequentare spensierate, libere da preoccupazioni.
Ritengo che ci siano ancora i tempi e i modi per rivedere questa decisione, presa sicuramente a maggioranza, facendo prevalere la logica dei numeri. Ma credo che su questa scelta sia necessario coinvolgere i cittadini e tutte le forze politiche e sociali, oltre alle associazioni, al fine di condividere una scelta che potrebbe determinare situazioni di pericolo inutile».