Il vice coordinatore provinciale PdL smentisce alcune voci già circolate
«Con particolare simpatia, e talvolta con meravigliata sorpresa, leggo la ridda dei nomi che taluni “bene informati” – peraltro non meglio identificati – indicano come possibili o ipotetici candidati alla carica di Sindaco di Taranto del centro-destra o, quanto meno, del PdL, coinvolgendo in questo “gioco” autorevoli cittadini tarantini, talvolta persino ignari.
Non v’è dubbio alcuno che la Città necessiti della preziosa opera di “autorevoli cittadini” in grado di rendere a Taranto la “dignità” che merita e che, sicuramente, ha perso negli ultimi tempi; la litigiosità della sinistra – che mal governa Regione, Provincia e Comune – ha infatti arrecato danni di non poco conto all’intero sistema della nostra provincia e, soprattutto, ha “isolato” la città di Taranto dal contesto politico che conta realmente.
Un isolamento persino “fisico”: il nostro aeroporto è desolatamente vuoto e i collegamenti ferroviari a “lunga percorrenza” si avviano a diventare uno sbiadito ricordo.
Tornando alla definizione delle candidature sia a Sindaco che a Consigliere comunale, confermo quanto già più e più volte affermato in passato: personalmente non mi candiderò a Sindaco, intendendo invece rispettare il mandato conferitomi dai miei elettori a rappresentarli in Consiglio regionale; inoltre, al momento non è stato individuato alcun candidato sindaco né dal centro-destra tarantino, né tanto meno dal PdL jonico.
Nel PdL si sta sviluppando un dibattito interno – coralmente ed unanimemente – con l’obbiettivo di conseguire il massimo rinnovamento possibile, partendo altresì dalla considerazione, tenuta in debito conto, delle personalità ed esperienze degli eletti che rappresentano da quattro anni il PdL in Consiglio Comunale.
Sono state altresì individuate le caratteristiche che dovranno avere il Candidato Sindaco ed i candidati Consiglieri del PdL: questi dovranno offrire ai Cittadini elettori la massima garanzia in termini di rappresentatività, esperienza e qualificazione nella conoscenza delle gravi problematiche che attanaglia la città; devono, in altre parole, avere la capacità di affrontare le sfide che alla Città stessa si presenteranno per la riqualificazione del tessuto cittadino in termini urbanistici, ambientali, di sviluppo e ricostruzione, oltre che di migliore qualificazione della macchina amministrativa e delle professionalità destinate a gestire la terza città del Mezzogiorno italiano.
Ribadisco: al momento non esistono, se non nelle aspirazioni e nelle fantasie di alcuni, nomi di “papabili” candidati. Parimenti non intendo partecipare al solito “gioco al massacro” che, alla vigilia di ogni campagna elettorale, ha il solo scopo di “bruciare” possibili candidature che evidentemente sono poco “gradite” a taluni “bene informati”…».