Cocciolo risponde due volte all’Otranto
Otranto: Giannetta (4’ Vetruccio), Russo (46’ De Matteis), Neco, Maglio, Galante, Morello, Dell'atti, Presicce, Pighin, Salzano (63’ Scuglia), Marrocco. A disposizione: Leta, Giannone, De Dominicis, Scrimieri. Allenatore: Salvadore
Manduria: Negro, Calò, Blé, Marchi (12’ Lanzo), Serìo, Ferrara (64’ De Florio), Paticchio, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Coccioli. A disposizione: Fiorentino, Destratis, Mele, Nicolì, Scala. Allenatore: De Pasquale
Arbitro: Guarini di Molfetta
Ammoniti: Meco, Marrocco, Galante, Maglio e Presicce (OT); Blé, Malagnino, Ferrara, Coccioli e De Florio (MAN)
Angoli: 6 – 4 per il Manduria
Spettatori: 200 con rappresentanza ospite
Recupero: pt 1’ ; st 5’
Marcatori: 23' Maglio (OT), 28' Cocciolo (MAN), 47' Pighin (OT) e 55' Cocciolo su rigore (MAN)
OTRANTO - Ad un orario inconsueto, vale a dire alle cinque del pomeriggio, su un terreno in sintetico, reso alquanto scivoloso dalla pioggia abbondante caduta fino a poco prima della gara, Otranto e Manduria offrono uno spettacolo alquanto gradevole, non risparmiandosi e mostrando, per diversi tratti della gara, un sano agonismo, condito da sprazzi di bel gioco.
Unica nota stonata è parsa a tutti l’incerta direzione di gara di Guarini di Brindisi che ha condizionato l’andamento della partita nei momenti topici. A dimostrazione di ciò, parlano da soli i dieci cartellini gialli, cinque per parte, esibiti nei confronti degli atleti.
Il Manduria parte bene e già al 40” sfiora il gol con un tiro di Cocciolo, su angolo di Malagnino dalla sinistra, che sfiora il montante, con Giannetta immobile.
Che l’Otranto abbia un potenziale offensivo non indifferente, coi vari Pighin, Salzano e Marrocco, non ci si accorge fino a quando non esce per infortunio Marchi nel Manduria. In mezzo al campo, se i biancoverdi acquistano in quantità, perdono, non certo per demerito del suo sostituto, Lanzo, in termini di idee pensanti e l’Otranto comincia a penetrare sulle fasce con Dell’Atti e Marrocco, che offrono cross verso le punte Pighin e Salzano. E' un 4-2-4 che dà i suoi frutti al 23'.
Cross dalla destra di Dell’Atti, respinta della difesa con Lanzo, palla al limite per Maglio che riesce a coordinarsi e a spedire un fendente che s’insacca, lì dove Negro non può arrivare. Uno a zero e palla al centro.
Il Manduria non ci sta. Al 28’ Malagnino batte una punizione dalla sinistra, l’estremo di casa, Giannetta, smanaccia male, disturbato da due compagni di squadra, con la palla che termina sui piedi di Cocciolo che, da due passi, fa tap – in e 1-1.
E qui comincia uno dei tanti “gialli” della gara. L’arbitro concede il gol, ma ha un attimo di esitazione in quanto vede il suo primo assistente, Mittica di Bari, fermo. I calciatori dell’Otranto gli vanno incontro reclamando per un presunto fallo ai danni del portiere; stessa cosa fanno i biancoverdi per evitare la beffa. Dal conciliabolo tra direttore di gara e assistente viene fuori che è tutto regolare e il gol viene confermato.
L’Otranto, a questo punto, costringe il Manduria ad arretrare e sfiora il gol al 35' con Salzano che tira a rete, all’altezza del dischetto, con Calò che salva sulla linea, ma sulla cui deviazione è clamorosa l’occasione fallita da Pighin che manda alle stelle, con la porta praticamente vuota.
Al 41', invece, ci vuole super Massimo Negro a spegnere le velleità di Pighin dal limite, deviando la palla in angolo.
La ripresa si apre col raddoppio dei padroni di casa.
Corre il 47’ quando l’Otranto guadagna un calcio di punizione all’altezza del vertice destro dell’area. I giocatori del Manduria vanno a protestare in massa col direttore di gara, mentre gli avversari battono a sorpresa e Pighin ha tutto il tempo di prender palla, entrare in area, dribblare Negro, in disperata uscita, e fare 2-1; un’indecisione davvero fatale e ingenua, al tempo stesso.
Ma è anche vero che il Manduria ha i mezzi per poter raddrizzare il corso della gara. Coccioli viene arretrato sulla linea esterna di sinistra, Blé spostato in avanti con Malagnino che comincia a fare gli straordinari in avanti e a far ammattire gli avversari.
Proprio da una sua incursione sulla sinistra, al 53’, nasce il gol del pareggio. Il numero dieci biancoverde comincia a dribblare fuori area Neco, entra nei sedici metri e viene cinturato e steso. Rigore, ammonizione per il difensore leccese e gol del pareggio di Cocciolo al 55'.
Entra anche De Florio al posto di Ferrara e dietro il Manduria, con la freschezza dell’esperto centrale, acquista in sicurezza.
Alla mezzora della ripresa, punizione dalla destra di Cocciolo su cui interviene di testa Lanzo, al quale solo il palo nega la soddisfazione del gol.
In pieno recupero, punizione dalla sinistra di Malagnino che chiama alla respinta Vetruccio; palla vagante in area per la deviazione sotto rete di De Florio, che non inquadra lo specchio della porta e manda alto.
In definitiva, a conti fatti, è un pareggio giusto tra due squadre quadrate, ben messe in campo e che se la sono giocata fino alla fine.
Nota statistica significativa, cartellini gialli a parte di cui già si è detto, è che Massimo Negro termina, per ora, a quota 473' la propria imbattibilità.
GIOVANNI GULLI
Addetto stampa U.G. MANDURIA SPORT