Il “Museo degli antichi strumenti musicali” è unico nel suo genere in tutto il meridione
A Montemesola, in provincia di Taranto, si incontra il “Museo degli antichi strumenti musicali”, unico nel suo genere in tutto il meridione, che conta oltre seicento strumenti datati dalla metà del Settecento ai primi del Novecento, dipinti, ceramiche e arredi a tema musicale, manoscritti di compositori meridionali del XVIII e XIX secolo e una ricca sezione dedicata alle bande ed alla musica popolare pugliese. Il titolare del Museo, Francesco Spada, medico ematologo, attualmente autore di progetti e lezioni sul tema del restauro e della conservazione dei beni musicali materiali e immateriali presso il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Bari, girando tra i mercatini e i negozi di antiquariato comincia, da quindici anni a questa parte, ad acquistare strumenti musicali d’epoca formando così una collezione che comprende, tra le altre cose, anche a una ricca biblioteca e numerose partiture che sono fonte di studio e di ricerca. Numerosi pezzi del Museo sono stati esposti in importanti mostre a Bologna, Bari, Brindisi, Grottaglie, Taranto, Martina Franca, Mottola e Santa Cesarea Terme. Il dott. Spada collabora stabilmente, fornendo per i concerti strumenti originali, con il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca, da sempre fiore all'occhiello dell'attività culturale cittadina, che propone fin dal 1975 lirica, prosa e musica classica attraverso opere mai rappresentate in epoca contemporanea. Spada coopera anche con la Fondazione Notte della Taranta per la realizzazione dell'ecomuseo formato da strumenti della musica popolare salentina; tiene anche lezioni di tutela e valorizzazione del patrimonio musicale riguardanti il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l'Università del Salento e allestisce lezioni e ricerche sui temi dell'organologia e la storia degli strumenti, la classificazione, catalogazione e contestualizzazione degli stessi e dei loro costruttori. Gli strumenti esposti sono suddivisi in quattordici famiglie e una parte rilevante della mostra è dedicata alla ricerca e alla didattica, con la collaborazione del laboratorio del Museo Provinciale Castromediano di Lecce. Una sezione ospita strumenti archeologici, tra cui alcuni flauti di età precolombiana, ma il pezzo più importante è un mandolone della metà del ' 600 appartenuto al musicista Giuseppe De Maria.
Antonietta Trono
Notizie e foto cortesemente fornite dal dott. Spada
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