Il 18enne oritano Giulio Fasiello ha salvato, attraverso un massaggio cardiaco, un uomo a Firenze
Lo ha visto accasciarsi davanti ai suoi occhi. Poi, senza pensarci, lo ha soccorso salvandogli la vita. È quanto accaduto cinque giorni fa a Firenze. Protagonista del coraggioso gesto Giulio Fasiello, un giovane oritano studente del liceo scientifico. Eroe per caso, il ragazzo stava attraversando il sottopassaggio della stazione ferroviaria del capoluogo toscano quando ha notato un uomo, colpito da un infarto cardiaco, perdere all’improvviso coscienza. L’intervento del giovane è stato immediato. Sei minuti infiniti nel tentativo di rianimare un corpo inerte con un massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi del 118.
“Un avvenimento sconvolgente” ha commentato Giulio nel dare la notizia via mail al presidente dell’ISBEM, il prof. Alessandro Distante. Ora l’uomo è ricoverato presso un ospedale fiorentino e grazie al provvidenziale intervento del 18enne sta bene. “Ho avuto la prontezza di soccorrerlo e con il massaggio cardiaco (ho seguito un corso apposito quest'estate) sono riuscito a far ripartire il suo cuore dopo 5-6 minuti – ha spiegato il ragazzo - E’ stato sfiancante e non so chi mi abbia dato tanta forza. Non è l'esercitazione che si fa con il manichino e lo si capisce subito. Però sono contento di aver fatto del bene ad una persona, e alla sua famiglia, che voleva donarmi anche dei soldi, ma ho rifiutato. Lo andrò comunque a trovare in ospedale”.
Giulio, a Firenze per un corso di disegno CAD/CAM - premio della sua scuola di Oria - aveva avuto l’opportunità di apprendere i rudimenti di Primo Intervento grazie al BLSD (Basic Life Support Defibrillation) ovvero un corso di “Supporto delle funzioni vitali di base e defibrillazione”, promosso dal ministero della Difesa. Lo scopo di questi corsi è quello di consentire ai cittadini volenterosi di imparare a gestire un soccorso in caso di arresto cardiaco, favorendo la rianimazione cardio-polmonare, essenziale, in attesa del trasporto in ospedale per le cure adeguate.
Se si pensa che il 20% degli arresti cardio-polmonari avviene in luoghi pubblici, spesso con esiti tragici, essere preparati per eseguire le manovre opportune non solo è importante, ma vitale, proprio come il caso di Giulio dimostra. Per questo, l’ISBEM (Istituto Scientifico Euro Mediterraneo) coinvolge molti giovani nel PIANETA SALUTE e lo stesso Giulio ha frequentato varie conferenze e vari corsi al Convento dei Cappuccini di Mesagne. Da anni si ribadisce la necessità di avere l'impegno di tutti per dare slancio e sostegno a RICERCA e FORMAZIONE, diffondendo sul territorio la cultura della prevenzione in cui le scuole, le associazioni, i comuni ed anche i singoli cittadini possono contribuire per dare un'ASSISTENZA di qualità.