Senza Marchi, il centrocampo non ha inventiva o fantasia
MANDURIA-SAN VITO DEI NORMANNI 0-0
MANDURIA: Negro, Blè, Paticchio; Calò, Serio, Ferrara; Destratis (s.t. 1’ Scala), Cocciolo, Peluso, Malagnino, Coccioli. All.: De Pasquale.
SAN VITO: D’Agnano, Rizzato, D’Ignazio; Spinelli, Argentieri (p.t. 9’ De Nicola), Costantini; Leoci, Galasso (s.t. 43’ De Carlo), Pisani (s.t. 28’ Lanzillotti), Barca, Epifani. All.. Sabatini.
ARBITRO: Rizzello di Casarano.
MANDURIA – Giornata da dimenticare per un Manduria che ha letteralmente sbagliato l’approccio alla partita, probabilmente sottovalutando il modesto avversario, giunto al “Dimitri” con l’unico obiettivo di difendersi ad oltranza, nel tentativo, riuscito (grazie alla complicità dell’arbitro) di portare a casa un punto.
Gara a senso unico, quindi, con il San Vito che ha impegnato Negro una sola volta, prima dell’intervallo. Dicevamo dell’arbitro, in grande confusione e assolutamente inadeguato: ha negato due rigori nettissimi al Manduria per altrettanti falli di mano in area, ammonendo il già diffidato Malagnino ed espellendo anche Peluso.
Ma veniamo alla cronaca. Dopo 16 secondi il Manduria, che presenta l’ultimo arrivato Giulio Destratis, sfiora il gol: sgroppata di Malagnino sulla fascia sinistra, cross al centro, ma Peluso e lo stesso Destratis non riescono, per pochi centimetri, a deviare in porta in scivolata. E’ un segnale premonitore della giornata infausta.
Al 10’ prova Peluso, ma il portiere respinge. Al 14’ cross di Paticchio, Destratis si avvita e, di testa, sfiora la traversa. Al 22’ ci prova Paticchio, ma D’Agnano respinge. Al 25’ primo episodio dubbio in area brindisina: Peluso va a terra al momento del tiro, ma per l’arbitro è tutto regolare. Al 32’ altro tentativo di testa di Destratis, parato.
Al 34’ ottima triangolazione biancoverde, con Malagnino che centra la traversa, poi Peluso, di testa, non inquadra la porta. Al 39’ ci prova anche Peluso, senza precisione. Stessa sorte per un altro tentativo di Peluso un minuto dopo.
Il monologo è interrotto al 45’, quando una deviazione di Leoci, su calcio di punzione, è deviata, con un bell’intervento, da Negro.
Manduria, senza Marchi, De Florio e Ancora, molto confusionario, che si intestardisce con i lanci lunghi dalla propria tre quarti.
Nella ripresa mister De Pasquale avvicenda Destratis con Scala.
Prima parte di ripresa proprio da dimenticare: al 12’ un tiro di Cocciolo è deviato; al 14’ assist di Coccioli per Scala che viene anticipato da D’Ignazio; al 22’ Peluso è anch’egli anticipato.
Al 35’ l’episodio che condizionerà la partita: una grande conclusione di Scala viene deviata con le mani dalla difesa brindisina, ma secondo l’arbitro il calciatore avrebbe mosso le mani per difendersi dalla traiettoria della sfera… Decisione assurda, aggravata dall’ammonizione rifilata a Malagnino per proteste.
Poi si erge a protagonista anche il portiere avversario, che neutralizza i tentativi a colpo sicuro di Cocciolo (al 38’) e di Scala (44’).
Infine l’espulsione di Peluso al 49’, che becca un primo cartellino giallo per simulazione e una seconda ammonizione per proteste.
E il Manduria continua a perdere terreno rispetto alle battistrada…