Rubavano il contenuto di plichi e buste
Peculato continuato e aggravato commesso da incaricati in un pubblico servizio, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da persone addette al servizio postale. Con queste accuse gli agenti della Polizia postale di Brindisi hanno arrestato sei dipendenti di Poste Italiane spa.
I sei arrestati - addetti del Centro di smistamento brindisino - aprivano la corrispondenza e si appropriavano di beni contenuti in buste e plichi che poi non venivano consegnati ai destinatari. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Brindisi nell'ambito di indagini dirette dal pm Pierpaolo Montinaro.
Secondo quanto accertato, i sei dipendenti - cinque uomini ed una donna - manipolavano la corrispondenza senza alcun ritegno, allo scopo di individuarne il contenuto di valore, per poi appropriarsene. Le buste ed i plichi venivano sottratti, a volte perfino sulla linea di produzione, e aperti. Il dipendente si appropriava del contenuto e poi il rimanente veniva distrutto, accartocciato e quindi sottratto al destinatario. L'indagine è cominciata nello scorso mese di febbraio, su segnalazione del direttore del Cpd di Brindisi di Poste spa che aveva notato un vistoso incremento del danneggiamento di corrispondenza contenente gadget ed oggetti di valore e aveva trovato, tra l'altro, nel cestino di raccolta dei rifiuti una busta lacerata e priva del contenuto. Gli arresti dei dipendenti sono stati fatti grazie all'acquisizione di immagini registrate da apposite apparecchiature fatte installare dagli investigatori.
Questi i nomi degli arrestati
- Francesco Meuli, Brindisi, 62 anni;
- Giuseppe Miccoli, San Donaci, 52 anni;
- Giuseppe Macchia, Brindisi, 57 anni;
- Giuseppe Peluso, Brindisi, 50 anni;
- Guido Cirillo, San Donaci, 57 anni;
- Daniela Santoro, Brindisi, 55 anni.