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09/11/2011 12:45:27 - Sava - Politica

Iaia, Maurizio e Fabio Pichierri accusano il presidente Brigante di aver nominato il presidente del collegio dei revisori senza coinvolgere il Consiglio. Professionista che è stato candidato nella stessa lista in cui è stato eletto il presidente del Consiglio

 
«Il presidente del Consiglio Comunale, ha commesso un abuso: senza considerare le funzioni dell’aula consiliare, ha nominato il presidente del collegio dei revisori dei conti, superando così ogni limite, Per questo chiediamo le sue dimissioni».
A stigmatizzare il comportamento del presidente del Consiglio Comunale di Sava, Giuseppe Brigante, sono tre consiglieri comunali di minoranza: Dario Iaia, Maurizio Pichierri e Fabio Pichierri.
«Egli si è arrogato un potere che non gli appartiene», tuonano i tre consiglieri, «scippandolo al Consiglio Comunale. Il Testo Unico degli Enti Locali è chiaro sul punto: è il Consiglio che elegge i revisori e non esiste in nessuna parte d’Italia, se non a Sava, che il revisore venga nominato dal presidente del Consiglio Comunale, il quale, a distanza di mesi, recupera il risultato di una seduta dichiarata infruttuosa e lo utilizza, a suo piacimento, per nominare un professionista che, guarda caso, è stato candidato alle ultime elezioni Comunali nella sua stessa lista, i Socialisti Autonomisti».
L’affondo dei tre consiglieri prosegue anche sulle modalità di comunicazione di tale nomina.
«Nessuna comunicazione è stata fatta! Come se ciò non bastasse, Brigante non ha neanche informato di questa sua decisione il Consiglio Comunale, consumando l’ennesimo atto di arroganza in danno della cittadinanza e determinando un ulteriore contenzioso, visto che l’altro professionista, non eletto, ha già diffidato il Comune di Sava» proseguono Iaia, Maurizio Pichieri e Fabio Pichierri. «Sin dal suo insediamento Brigante ha espletato le sue funzioni, nel corso dei Consigli Comunali, non come soggetto imparziale, preoccupato che i lavori del Consiglio si svolgessero nella massima correttezza e linearità ma, questa volta, con la nomina del presidente del collegio dei revisori ha concretizzato davvero un unicum nella storia comunale! Per tutte queste ragioni, noi riteniamo che Brigante non possa continuare a svolgere le funzioni di presidente del Consiglio Comunale, avendo sottratto al consiglio stesso una delle sue più importanti prerogative e debba dimettersi perché non è più credibile».










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