martedì 26 novembre 2024


11/11/2011 16:20:50 - Provincia di Taranto - Attualità

La Confcommercio si fa portavoce dei mugugni e della rabbia degli operatori

 
Arriva la pioggia e Mercato Salinella si allaga. Operatori che spostano i banchi tra i mugugni e rabbia repressa; la tentazione di chiudere e andar via è forte. Il disagio non è solo per gli operatori, ma anche per la clientela, costretta a zigzagare tra pozzanghere di acqua.
E’ accaduto mercoledì scorso. La scena  è quella vista e rivista centinaia di volte
«Sono bastate le prime piogge autunnali per mandare in confusione il mercato, alcuni di noi –commenta Giuseppe Covella, presidente di Fiva-Confcommercio- hanno perso letteralmente la giornata. Ci chiediamo se sia possibile lasciare un mercato importate come Salinella in una tale condizione di precarietà, tanto più che le risorse economiche per completare l’intervento di riqualificazione dell’area mercatale ci sono, o almeno dovrebbero esserci»
«A settembre scorso il vicesindaco e assessore alle Attività Produttive, Gianni Cataldino, ha annunciato –aggiunge Mario Testa, presidente degli ambulanti di Anva-Confesercenti- la immediata ripresa dei lavori; sono trascorsi due mesi e gli unici operai che abbiamo visto sono quelli che sono venuti a montare, e poi a smontare, dopo un paio di  mesi da che era stata innalzata, la recinzione del cantiere. Avevamo sperato che il mercato di Natale potesse svolgersi in una condizione diversa, ma a quanto pare continueremo ad andare avanti nell’acqua».
 
Nel 2009 è stata consegnata la prima tranche dei lavori di ristrutturazione dell’area mercatale (intervento articolato in tre fasi) ed un centinaio scarso di operatori hanno potuto ritornare alle loro postazioni, dopo 18 mesi di interminabili lavori.
Il progetto- rientrante nel  Contratto di Quartiere Salinella- prevedeva la riqualificazione dell’area con interventi di ripavimentazione, rifacimento dell’impianto di illuminazione e sistemazione delle isole verdi. Come stabilito, in occasione della consegna della prima tranche, la seconda fase dei lavori doveva partire già nel 2009 per consentire la riqualificazione dell’area retrostante il mercato coperto, per procedere poi con la terza ed ultima fase riguardante la zona  antistante la chiesa.
Di fatto l’altro centinaio di operatori che operano nelle due aree in questione   continuano a dover lavorare nella  polvere, e nell’acqua e fango quando piove. Senza contare poi che i disagi si ripercuotono su l’utenza del mercato e soprattutto su gli abitanti del quartiere che vivono in un’area degradata e priva dei servizi primari.
 
Tale situazione  riporta in primo piano il tema della rigenerazione urbana, di cui tanto si parla in questi giorni,  e della stretta sinergia esistente tra territorio, servizi, commercio ed attività artigianali. Il rilancio delle aree mercatali è un tema centrale delle politiche pubbliche  di sostegno   al commercio di prossimità. In alcune città italiane si stanno portando avanti progetti di valorizzazione dei mercati cittadini che, sul modello spagnolo, si stanno trasformando in aree commerciali attrezzate ricche di appeal e di proposte per il tempo libero. I mercati – e questo lo hanno capito nelle principali capitali europee- possono dare un forte contributo alla coesione sociale, civica e alla promozione delle tipicità locali. Ovviamente la condizione essenziale è che tali aree siano dotate dei servizi primari e siano organizzate secondo un nuovo modello di gestione.










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