«Troppi debiti»
Un colpo secco, alla tempia. Così ha messo fine alla propria vita Candido Filomena, trentunenne di Latiano, nel brindisino. A farne la tragica scoperta è stato il suo amico e collaboratore Cosimo Baldari, allertato dallo stesso Filomena con un sinistro messaggio telefonico ricevuto nella prima mattina di oggi, intorno alle 6.45, che diceva: “Vieni al deposito. Non toccare niente fino all’arrivo dei carabinieri”.
Baldari si è precipitato nel capannone dove Filomena custodiva i videogiochi con cui riforniva le sale gioco della provincia e lo ha trovato a terra riverso in una pozza di sangue, la pistola vicino a una mano e una sigaretta ancora accesa nell’altra.
Baldari ha immediatamente chiamato il 118 che, arrivato sul posto, nella periferia sud di Latiano, ha praticato al trentunenne le procedure di rianimazione, riuscendo solo a rinviare di poco il decesso del giovane che è spirato intorno alle 9 nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi.
Forse, dietro l’estremo gesto, ci sarebbero dei debiti di lavoro che ormai impedivano a Filomena di vivere serenamente. Sono stati, infatti, rinvenuti sul luogo della tragedia dei bigliettini indirizzati all’amico, alla madre e alla fidanzata Raffaella, in cui il giovane lamentava questi problemi, chiedendo scusa a tutti.