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15/12/2011 07:02:38 - Provincia di Taranto - Politica

Stretta sui vitalizi dal 2012

 
Nessun taglio per ora agli stipendi dei deputati. La rivolta dei parlamentari ha vinto. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha assicurato che il Parlamento agirà entro gennaio. Ma quello che è certo è che nella nuova versione della manovra del premier Mario Monti non c’è più la tagliola che avrebbe consentito al governo di intervenire entro il 31 dicembre di quest’anno. Dal primo gennaio intanto arriva il contributivo anche per i vitalizi dei deputati.
 
Nel decreto “salva-Italia” presentato da Monti domenica 4 dicembre, all’articolo 23, c’era una norma che si sarebbe potuta tradurre in un taglio significativo degli stipendi di deputati e senatori entro la fine dell’anno.
Il provvedimento, nella versione originaria, stabiliva infatti che le indennità (e anche gli stipendi degli alti burocrati e dei presidenti della Autorità di garanzia) dovevano essere livellate, come previsto dalla manovra estiva varata dall'ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti, alla media europea dopo una analisi di una commissione presieduta dal numero uno dell'Istat, Enrico Giovannini. Se il parere della commissione non fosse arrivato entro il 31 dicembre di quest'anno, il governo avrebbe agito di sua iniziativa riducendo gli stipendi. Apriti cielo.
Deputati e senatori, appena vista la norma sono insorti. Non solo per i tagli, ma anche perché il governo, a loro parere, aveva leso l'autonomia del Parlamento. «Sui nostri stipendi decidiamo noi», è stata in sostanza la reazione a palazzo Madama e a Montecitorio. Così si è subito trovato l’intesa per rinviare.










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