Frisullo e quattro altri imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito
La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Sandro Frisullo (Pd), ex vicepresidente della giunta regionale pugliese, e per le altre quattro persone coinvolte in una delle inchieste sull’illecita gestione della sanità pubblica pugliese.
Si tratta degli imprenditori baresi Gianpaolo e Claudio Tarantini, Vincenzo Valente, direttore amministrativo della Asl di Lecce, e Antonio Montinaro, primario di Neurochirurgia del Vito Fazzi di Lecce.
Gli imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e millantato credito. Nell’ambito di questa indagine Frisullo fu condotto in carcere il 18 marzo 2010 e l’8 aprile successivo, su disposizione del tribunale del Riesame, ottenne gli arresti domiciliari, protrattisi fino al 17 luglio 2010, data dalla quale è libero.
Secondo le indagini dei pm inquirenti, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia, basate soprattutto sulle intercettazioni e sulle dichiarazioni rese durante alcuni interrogatori da Gianpaolo Tarantini, Frisullo ha ricevuto dall’imprenditore barese escort e denaro in cambio di vantaggi per le società della famiglia Tarantini nell’aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce. I fatti contestati si riferiscono agli anni 2007-2009.
La Procura attribuisce il ruolo di promotori e organizzatori dell’intera struttura proprio a Gianpaolo Tarantini e Sandro Frisullo. Tarantini - secondo l’accusa - ha versato a Frisullo 12.000 euro al mese per undici mesi (da gennaio a novembre 2008), 50.000 euro in una circostanza, ha acquistato per il politico costosi capi d’abbigliamento, buoni benzina, gli ha fatto regali di vario genere e pagato le prestazioni sessuali delle prostitute Maria Teresa De Nicolò, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, oltre a fornirgli un’autovettura e un autista e il servizio di pulizia settimanale di un appartamento che Frisullo utilizzava.