domenica 24 novembre 2024


07/04/2009 06:05:37 - Manduria - Politica

«Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista finalmente insieme»

Questo il testo integrale dell’intervento di Salvatore Fanuli.

«Preceduto da centinaia di riunioni e incontri unitari di molte federazioni dei Comunisti Italiani e di Rifondazione Comunista, si è avviato il processo unitario dei comunisti e di quanti si riconoscono nei valori della sinistra italiana ed europea.
La sezione dei  Comunisti Italiani di Manduria, nacque con l’ambizioso obbiettivo della costruzione, qui nella nostra città, della massima unità possibile della sinistra.
Al primo appuntamento elettorale, quello del 2005 per l’elezione del consiglio comunale della nostra Città, per responsabilità dei dirigenti della Rifondazione fummo costretti a rinunciare in parte a questo nostro progetto politico, dando luogo alla lista “Uniti per La città” in cui ci presentammo alle elezioni comunali insieme ai Verdi per la pace.
Il risultato fu tale che nessuno dei tre partiti conquistò un seggio in consiglio comunale ed apparve chiaro fin da subito che insieme avremmo dato alla città una presenza politica di sinistra che avrebbe cambiato sicuramente il modo di essere dell’amministrazione comunale.
Abbiamo continuato a lavorare, in perfetta sintonia con il gruppo dirigente nazionale per il raggiungimento di questo obbiettivo, sottraendoci alle distorsioni  della politica localistica che ne i valori fino a travisarne gli accordi politici e programmatici.
 Un lungo cammino durante il quale non ci siamo mai stancati di portare avanti la costruzione della massima unità possibile della sinistra ed in essa quella dei comunisti.
Questo progetto unitario, patrimonio del movimento operaio che nel 1969 lanciò lo slogan :”Uniti si vince”, costruì l’unità sindacale e portò a grandi conquiste sociali ed economiche dei lavoratori.
La costruzione di un partito comunista forte e unitario, interprete dei bisogni e delle aspettative di tanta parte del popolo italiano che sta pagando gli effetti della crisi, è certamente la condizione inderogabile per la difesa degli interessi dei più deboli e degli emarginati.
L’impegno assunto da Diliberto e da Ferrero durante la presentazione del simbolo per l’elezioni europee deve stimolarci tutti alla costituzione di coordinamenti politici tra i due partiti comunisti, partendo dalle sezioni territoriali .
Per questi motivi, e per dar forza e senso politico a questo processo unitario dei comunisti, occorre costruire liste unitarie sotto lo stesso simbolo anche per il rinnovo delle amministrazioni degli enti locali.
A maggior ragione deve essere fatto nella nostra provincia, dove i temi della difesa del lavoro e della dignità degli uomini che ne deriva, non possono soggiacere a visioni distorte della politica, tantomeno possono essere asserviti a puerili interessi di bottega.
Dopo la diaspora e il frazionismo, il popolo della sinistra vuole vederci e saperci insieme, in un unico soggetto politico e per un unico progetto che dia risposte e prospetti soluzioni .
Il popolo della sinistra vuole che i comunisti siano riferimento forte nel parlamento europeo e nelle amministrazioni degli enti locali, oggi,  quindi suoi rappresentanti nel parlamento del nostro paese.
Allora viene da dire: Se non ora, quando? E dove se non qui e adesso?
Sottrarsi a questo progetto per calcolo di parte, vuol dire assumersi la responsabilità di una mancata forte presenza politica nell’istituzione provinciale che potrebbe rilanciare e qualificare da sinistra l’amministrazione nascente».
 Salvatore Fanuli
Del Comitato Federale di Taranto










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