Petrelli: «Il nuovo polo, di cui fa parte il FLI, rappresenta un progetto distinto e per certi aspetti distante, dai raggruppamenti esistenti»
«Che un partito o una coalizione, possa aspirare a realizzare un progetto politico coinvolgendo altre forze, appare legittimo. Che ne immagini uno proprio, per poi “allargarlo” a forze magari non proprio affini e che ne stanno facendo uno per loro conto, potrebbe essere pure legittimo, di sicuro è singolare.
Il centrosinistra, a Taranto, è impegnato ad allargare la propria coalizione ad altre forze con le quali sta condividendo percorsi di governo amministrativo. E, per quanto si apprende dalla stampa, si proporrebbe di allargare il suo obiettivo anche al “Terzo Polo”.
Per quanto ci riguarda, il nuovo polo, di cui fa parte il FLI, rappresenta un progetto distinto e per certi aspetti distante, dai raggruppamenti esistenti. Le distanze prese da Fini rispetto al PDL vanno cercate nel desiderio di essere portatori di un proprio progetto, non in quello di aderire, volta per volta a questo o a quello.
Vero è che i progetti amministrativi, avendo obiettivi e finalità diversi, potrebbero in rari casi anche non coincidere perfettamente con quelli politici, dovendo, necessariamente, i primi, adattarsi a situazioni perfettamente peculiari e persino emergenziali.
Taranto è in una situazione di emergenze per cui non sarebbe scandaloso far sedere attorno ad un tavolo tutte quelle forze, moderate, di buona volontà, che tengono alla città e intendono condividere un serio percorso di ripresa. Tanto, tuttavia, non può avvenire a prescindere. A prescindere cioè dalla presenza di tutte quelle forze ( la sinistra estrema) concettualmente lontanissime da altre (come quella, Futuro e Libertà, che modestamente rappresento a Taranto città), ma anche dal giudizio estremamente negativo che va formulato nei confronti delle amministrazioni che sono governate da esponenti di quelle forze ( p.es. Regione Puglia e Comune di Taranto).
Il nostro Polo, a Taranto, ha, per proprio conto, intrapreso un suo percorso, fatto di confronto sui programmi ed è esso pronto ad aprire, sui temi e sulle proposte, a tutti coloro, della società civile e non, che intendano, senza formule politiche preconfezionate, condividere seri e concreti propositi di rilancio del nostro territorio».
Fiorentino PETRELLI