Positivo l’esito della riunione dei rappresentanti di Udc, Futuro e Libertà e Alleanza per l’Italia
A Castellaneta, presso la sede dell’Udc- Api, si sono incontrati i rappresentanti di UDC (il commissario cittadino, Aldo Pentasuglia), di Futuro e Libertà (la coordinatrice
Dora Bardinella e Bruno Schiavone), di Alleanza per l’Italia (il commissario Francesco Durante) che hanno dichiarato la propria disponibilità alla costruzione di una forza autonoma, che risponda alle indicazioni dei tre leader nazionali, Casini, Fini, Rutelli: il “nuovo polo” che aggreghi i moderati di centro-destra.
Come non mai, hanno tenuto a precisare gli esponenti politici dei tre partiti, nel nostro comune si avverte la necessità di dar vita ad un nuovo progetto politico chiaro, alternativo a quelle forze politiche che, nelle loro fasi altalenanti di strane aggregazioni e conseguenti disgregazioni, stanno offrendo uno spettacolo poco edificante, alimentando nell’opinione pubblica il clima di sfiducia nei confronti della politica e delle Istituzioni.
E’ stata, quindi, raggiunta l’intesa di avviare una fase di programmazione seguendo il metodo della partecipazione, dell’ascolto e del confronto con i rappresentanti delle varie categorie sociali, dell’associazionismo, del volontariato e con quanti, soprattutto giovani, non volendo rimanere alla finestra, desiderano impossessarsi della Politica per decidere del proprio futuro.
Di qui l’obiettivo comune di redigere il progetto esecutivo per la “Castellaneta che verrà”. Il Terzo Polo può rappresentare per Castellaneta un’occasione di speranza in un momento di crisi morale e materiale e un sicuro punto di riferimento in una situazione di crescente difficoltà economica.
Viene, pertanto sancita, nella sua premessa progettuale, l’esigenza di dar vita alla riappacificazione cittadina, chiudendo definitivamente la lunga e tumultuosa stagione dei veleni e degli odi.
C’è, nelle intenzioni dei costruttori del “Terzo Polo” la volontà di lavorare anche per l’allargamento del cartello elettorale del centro-destra, includendo altre espressioni della società civile con l’obiettivo comune di realizzare, all’insegna della discontinuità con le passate amministrazioni, il cambiamento radicale e il sostanziale rinnovamento del modo di pensare la politica come partecipazione e l’amministrazione pubblica come servizio alla collettività.