Il difensore: «Temo le loro ripartenze e l’argentino Marchi»
Alessio Antico è uno dei baluardi difensivi del Galatina, mentre nella scorsa annata ha militato nel Manduria. Domani se la vedrà proprio con la sua ex squadra.
«Sono approdato al club tarantino nella stagione sbagliata – dice Antico – Personalmente ero reduce da un periodo poco fortunato vissuto a Racale, mentre il
Manduria era in cattive acque in Eccellenza. L’annata si è conclusa con il ruzzolone in Promozione, anche perché in società regnava il caos».
«Il rammarico è tanto – aggiunge Antico – in quanto Manduria è una piazza di prim’ordine. Ora la guida del sodalizio è mutata e le cose evidentemente funzionano
bene. In caso contrario, il team tarantino non sarebbe alle nostre spalle in graduatoria».
Il Galatina comanda la classifica con tre lunghezze di margine.
«Proveremo a raddoppiare il vantaggio, ma saremmo comunque al comando anche nell’ipotesi in cui il big-match finisse con un pareggio – sottolinea Antico –Noi, però,
vogliamo i tre punti. Qualora riuscissimo a volare a più sei sulla seconda della classe affronteremmo il prosieguo del torneo con maggiore tranquillità perché è sempre più facile dare il meglio quando non si ha il fiato di chi insegue sul collo».
Antico è convinto che il Manduria imposterà la gara sulle ripartenze.
«Noi siamo abituati a tentare sempre di imporre la nostra manovra, facendo “girare” la
palla, per poi affondare i colpi – afferma il difensore della Pro Italia – I nostri avversari presumibilmente ci attenderanno, per poi innescare il loro velocissimo gioco di rimessa».
Dopo la sfida di campionato, il Galatina riceverà nuovamente il Manduria il giovedì successivo per la partita di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia.
«Penseremo al match di coppa da lunedì – taglia corto Antico – Adesso bisogna
essere concentrati sull’incontro di campionato».
Potendo, Antico toglierebbe al Manduria il centrocampista Ruben Marchi.
«L’atleta argentino è stato mio compagno di squadra a Racale – sostiene il difensore bianco stellato – Sa orchestrare a meraviglia il gioco del proprio complesso ed è uno dei pilastri della compagine tarantina, che vanta comunque tanti bravi calciatori».