Le recriminazioni per la rete annullata a Coccioli e l’ottima gara di Malagnino
GALATINA: Bassi, Stefanì, Specchia, Frascaro, Antico, Carrino, Patruno, Cimarelli, De Benedictis A., De Benedictis N. (78' Ruggiero), Mortari (45' Adeshokan). A disposizione: Vernich, Bonatesta, Zizzari, Malerba, Coppola. Allenatore: Inglese
MANDURIA: Fiorentino, Blé, Coccioli, Marchi, Serio, Nazaro, Riezzo, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Scala. A disposizione: Pecoraro, Ferrara, Calò, Paticchio, Dimonopoli, Perlangeli, Mele. Allenatore: Passariello
ARBITRO: De Leo di Molfetta
AMMONITI: Antico e Patruno (GAL); Nazaro (MAN)
Espulsi: ----------
ANGOLI: 9 – 1 per il Manduria
SPETTATORI: 1.000 circa
RECUPERO: pt e st 2’
Una gara d’altra categoria. Questa è la sintesi estrema dell’incontro di cartello della prima di ritorno del girone B del campionato regionale di promozione pugliese.
Galatina e Manduria non si risparmiano e mancano in diverse circostanze la stoccata finale ma, a conti fatti, chi ha pagato il prezzo del biglietto non è rimasto per niente deluso.
Inizio stile “assalto all’arma bianca” da parte dei ragazzi di Passariello che al 3’ si vedono annullare un gol di Coccioli, bravo ad inserirsi in area e, dalla linea di fondo, ad insaccare alle spalle di Bassi; nella circostanza, il secondo assistente, Aurora di Molfetta, segnala che, al momento del tocco finale, la palla era già uscita dal rettangolo di gioco.
Il Galatina soffre oltre ogni misura il pressing asfissiante dei tre trequartisti tarantini che mettono in imbarazzo più volte i centrali leccesi che al 10’ per poco non capitolano con un’azione di Malagnino, che si vede respingere la conclusione in angolo, appena giunto davanti a Bassi.
Al 22’ un inserimento di Natale De Benedictis dalla sinistra viene respinto, in prima battuta, dalla difesa manduriana; la palla carambola sulle gambe del giocatore di casa che, a sua insaputa, per poco non trova il secondo palo.
Il Manduria si rende pericoloso con un insuperabile Malagnino che, sulla fascia sinistra, macina chilometri, ben supportato, in fase propositiva, dal rientrante Coccioli che, dal canto suo, tiene anche bene a bada l’esperto Mortari.
Su una ripartenza, al 38’ rimedia un giallo Nazaro, bravo comunque a commettere fallo, non da ultimo uomo, su Cimarelli, involato a rete, ma sulla cui corsia c’era anche Serìo a recuperare la posizione.
Nella ripresa, il Manduria rifiata e dapprima l’ex Alessio Antico, al 63', cerca la porta con un insidiosissimo tiro dal limite, che termina di un niente a lato alla destra di Fiorentino e ci vuole, successivamente, la dea bendata a salvare la porta biancoverde dalla capitolazione al 77’, quando una punizione dal limite calciata da Cimarelli accarezza la parte superiore della trasversale.
Il finale è del Manduria che al 90’ sfiora il colpaccio con un’azione in velocità di Malagnino che serve millimetricamente l’accorrente Coccioli sulla sinistra, il quale entra in area e calcia sul secondo palo, ma è superbo Bassi in tuffo a negargli la gioia del gol.
E non è finita qui. Al 92’ ancora Malagnino, dal fondo, crossa in area per l’accorrente Riezzo che calcia di prima intenzione al volo, sfiorando la traversa.
A fine gara, è d’obbligo chiedere all’allenatore tarantino se è soddisfatto del pareggio in casa della capolista.
«Sono chiaramente soddisfatto del punto. Abbiamo fatto la gara e ci siamo resi pericolosi più volte, mentre il Galatina lo ha fatto solo in poche circostanze».
Gli evidenziamo gli attestati di stima ricevuti dalla sua squadra anche da colleghi cronisti locali.
«La cosa non può che farmi piacere. Dalla gara di Novoli in poi ho visto crescere la squadra e forse siamo giunti quasi al massimo dell’intesa tra i reparti».
Sull’utilizzo di Riezzo, anche oggi proposto come trequartista di destra, e di Nazaro, oggi inedito centrale:
«Riezzo ha personalità e sta crescendo, mentre Nazaro, che ho fortemente voluto, sta dimostrando di poter giocare in più ruoli. Domenica scorsa, a San Giorgio, l’ho proposto al posto di Malagnino ed oggi l’ho affiancato a Serìo, al posto, in pratica di De Florio, squalificato».
Infine, Passariello ci tiene a fare alcune considerazioni sull’ambiente che circonda la squadra.
«Sono felice di questo momento e del fatto che stiamo cercando di rilanciare la formazione del Manduria. Conosco l’ambiente, anche per averci giocato, a sarei lieto che a questa società, che sta compiendo sforzi notevoli, anche accollandosi oneri provenienti da gestioni precedenti, si potesse affiancare qualche ulteriore operatore in grado di portare avanti il progetto intrapreso».
A margine, e non certo per importanza, una nota riteniamo la meritino anche i tifosi del Manduria, giunti in massa a Galatina a sostenere la squadra e che, nel rinnovare il gemellaggio con la tifoseria locale, hanno dato ampia dimostrazione di essere un altro tassello per completare quel mosaico calcistico che sta pian piano prendendo forma.
GIOVANNI GULLI
Addetto stampa U.G. MANDURIA SPORT