Emerso ancora una volta il limite di questa squadra: la panchina è cortissima
MANDURIA-MOTTOLA 0-1
MANDURIA: Fiorentino, Ble, Coccioli; Marchi, Ferrara (s.t. 1’ Calò), De Florio; Riezzo, Nazaro, Peluso, Malagnino, Scala (s.t. 24’ Perlangeli). All.: Passariello.
MOTTOLA: Terrusi, Fumarola, Russo (s.t. 27’ Mandriota); Calicchio, Carlucci, Frappampina; Grassani, Bruni, Zaza (s.t. 32’ Lacatena), Cellammare, Tunzi (s.t. 26’ Lucarelli). All.: Gidiuli.
ARBITRO: Carella di Bari.
RETE: p.t. 43’ Zaza.
MANDURIA – In un solo colpo il Manduria interrompe l’imbattibilità di Fiorentino (porta inviolata per 320 minuti) e, ancor peggio, l’imbattibilità stagionale (prima sconfitta in campionato).
Un Manduria inguardabile, che ha risentito delle tre assenze (Cocciolo, Serio e Ancora) e, forse, delle troppe energie nervose spese nel doppio confronto con il Galatina. Molto deludenti i “senatori” della squadra (ad eccezione di Coccioli), che sono sembrati spaesati.
Eppure l’inizio era stato molto promettente. Al 5’ spunto di Peluso, al quale si oppone col corpo Terrusi. Due minuti dopo, anche Peluso, su rinvio lungo di Ferrara, entra in area, ma non inquadra la porta. Sarebbe bastato sbloccare il risultato con una di queste dure azione per incanalare, probabilmente, la partita su altri binari.
Per il Manduria inizia il festival degli … orrori, in particolare in difesa, dove si compiono ingenuità in serie. Al 21’ un primo pasticcio, che favorisce Grassani, il quale però cincischia e viene anticipato dal recupero della difesa. Al 25’ altro pasticcio: ancora una volta, però, Grassani grazia il Manduria.
La squadra di Passariello, inesistente a centrocampo e poco propositiva lungo le corsie esterne, ha un sussulto con Riezzo al 32’: il più piccolo della truppa prende palla, si accentra e lascia partire una conclusione che centra il palo.
Al 35’ una punizione di Frappampina termina alta di poco. Al 39’ assist dal fondo di Tunzi, ma Zaza non riesce a deviare in gol.
Al 43’ il Mottola non perdona: altro errore della difesa e Zaza, questa volta, batte Fiorentino.
Nella ripresa la musica non cambia. Mister Passariello ha un unico calciatore senior in panchina. E’ Calò, che manda in campo al posto di Ferrara, arretrando Nazaro al centro della difesa. Mossa vanificata, dopo 14 minuti, dal cartellino rosso rimediato da Nazaro per un fallo sicuramente evitabile, anche se Tunzi accentua la caduta e induce l’arbitro ad espellere il biacoverde.
Paradossalmente l’espulsione scuote il Manduria. Al 19’ l’occasione più ghiotta: cross al centro della porta, il portiere manca il tempo dell’uscita e Scala, completamente solo, a 2 metri dalla linea, riesce … nell’impresa di alzare il pallone sopra la traversa.
Nonostante la pressione, il Manduria si rende pericoloso con De Florio, un paio di volte, sempre su azioni di calcio d’angolo.
Con questa sconfitta il Manduria rischia di vanificare tutto ciò che di buono ha fatto sinora. Una partita grigia ci può stare. Ma proprio la giornata storta di molti calciatori biancoverdi ha messo in luce l’unico limite di questa squadra: la panchina cortissima.
In panca, insieme a Passariello, vi era un solo calciatore esperto. Calò. Poi due juniores che hanno all’attivo poche manciate di minuti di Promozione (Paticchio e Perlangeli). Infine quattro juniores della squadra minore, che non hanno mai esordito in questo campionato.
E domenica prossima mister Passariello, oltre ai tre assenti oggi, si troverà ad essere costretto a rinunciare a Nazaro, oggi espulso, e forse anche a Peluso…