«L’unico assessore regionale tarantino, dopo aver snobbato negli ultimi anni tutte le iniziative bipartizan sul nostro aeroporto e sul rilancio economico del territorio, ha deciso finalmente di difenderlo, attaccando frontalmente l’assessore Minervini».
«La riunione monotematica sull’aeroporto della V Commissione Trasporti della Regione Puglia induce alcune amare considerazioni.
In primis abbiamo registrato la inedita partecipazione dell’unico Assessore regionale tarantino che, dopo aver snobbato negli ultimi anni tutte le iniziative bipartizan sul nostro aeroporto e sul rilancio economico del Territorio, ha deciso finalmente di difenderlo attaccando frontalmente l’assessore Minervini. Probabilmente a Bari, in Giunta Regionale, qualche equilibrio si è alterato!
La riunione della Commissione Trasporti è comunque servita per fare chiarezza, laddove ce ne fosse bisogno, sui reali intendimenti della Giunta Vendola, e conseguentemente di Aeroporti di Puglia SpA, sul futuro dell’aeroporto di Grottaglie.
L’attivazione da marzo di efficienti collegamenti con pullman verso gli aeroporti di Bari e Brindisi, annunciataci come “ gentile concessione ai tarantini” e salutata persino con favore da alcuni, rappresenta la precisa e tangibile volontà di Minervini e di Vendola di costringere i passeggeri del “bacino di utenza Taranto” a utilizzare questi due aeroporti.
Di fatto rappresenta il “de profundis” per le residue legittime aspirazioni di attivare collegamenti passeggeri su Grottaglie.
Secondo quanto scaturito dalla riunione di ieri, inoltre, i voli passeggeri da Grottaglie potranno avvenire solo dopo accurati studi di settore e di marketing sul bacino di utenza dell’aeroporto tarantino, o su precisa richiesta di compagnie aeree.
L’elaborazione di questi studi – peraltro a Taranto sono già stati realizzati svariati studi – rientra però nei compiti precipui di Aeroporti di Puglia, la società della Regione – partecipata pure dalla Camera di Commercio di Taranto – che dovrebbe sviluppare anche il nostro aeroporto: come mai Aeroporti di Puglia non ha finora acquisito detti studi o, ancora peggio, nulla ha ancora elaborato in proprio?
E perché mai una compagnia aerea dovrebbe “mostrare interesse” per Grottaglie quando, per operare collegamenti su Bari e Brindisi come fa Ryanair, può ricevere generosi contributi “a passeggero” – una pioggia di milioni di euro – da Aeroporti di Puglia?
Proprio l’Ing. Domenico Di Paola, da molti anni amministratore delegato di Aeroporti di Puglia, nel corso della riunione ha candidamente indicato ai rappresentanti del Territorio come “risolvere” definitivamente il destino di Grottaglie, informandoci che “la Provincia di Bolzano ha decretato la chiusura dell’aeroporto locale, anche in presenza di un efficiente organizzazione dei servizi e dei trasporti locali e del PIL che contraddistingue lo stesso Territorio”. Come a dire: voi tarantini, che avete un PIL ridicolo rispetto a Bari o Brindisi, fareste bene a chiudere l’aeroporto, anche perché da marzo vi concederemo nuove corse con pullman per raggiungere gli altri aeroporti…
L’ingegnere Di Paola farebbe bene a leggere attentamente l’apporto erariale che, per esempio, lo scalo portuale di Taranto produce ogni anno prima di discettare di PIL!
Per non parlare delle futuribili promesse di Minervini di portare a Grottaglie la manutenzione di velivoli, o un centro operativo periferico dei Canadair della Protezione Civile o una scuola di pilotaggio, peraltro senza indicare come recuperare i fondi per tutto ciò…
Inutile dire che sull’aeroporto cargo a Grottaglie non sono scaturire novità concrete, peraltro Minervini ha già chiesto al CIPE i fondi per realizzarlo a Bari Palese … .
In pratica la riunione è servita solo a far capire a tutti che a Grottaglie tutto deve rimanere così com’è: senza aeroporto cargo e voli civili, solo con la base della Marina Militare e lo stabilimento Alenia-Boeing, e meno male che ci sono, se no probabilmente i baresi avrebbero già chiuso Grottaglie trasformandolo in un campo per le cicorie …»
Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL