Potrebbe iniziare già domani
Un mattino per un out out: questo attendono le associazioni di categoria interessate allo sciopero dei giorni scorsi dal Governo Monti, e cioè, o rivede il pacchetto liberalizzazioni o si torna a scioperare come prima e più di prima.
Mentre, infatti, si sta rientrando nella normalità, riaprendo le rinsecchite pompe di carburante, all’indomani della serrata 4 giorni di scioperi proclamata dai camionisti, causa aumento dei pedaggi autostradali e per il caro petrolio, già si pensa al futuro imminente, minacciando nuove chiusure previste per la prossima settimana, subito dopo il week-end se non si cede in qualche modo.
Ieri mattina, com’era prevedibile, stazioni di rifornimento carburante prese d’assalto, sin dalle prime ore del mattino per assicurarsi il pieno anche a Manduria, nel frastuono dei motori a singhiozzo disidratati per la mancanza del prezioso nettare, pronti a dare forfait ai legittimi proprietari, in cambio di un qualche ristoro.
E se da un lato si spopolavano i presidi sotto assedio dei giorni scorsi dei bestioni della viabilità all'ingresso della SS7 e del cavalcavia Brindisi, Taranto, Lecce, si popolavano le pompe degli automobilisti in stato di psicosi per la borsa nera da astinenza carburante. Effetti negativi anche e soprattutto nel settore dell'economia locale, in cui la mancata consegna delle materie prime alle industrie autoctone come la Divella, la Coca Cola ed altri, rischiavano il collasso per mancata produzione che spiega a penuria di verdura e frutta e segnala lo stato in rosso per le riserve di ipermercati e simili, in camera di consiglio per fronteggiare il pericolo nuovi scioperi.
Insomma il Premier Professore, aria pacata sì, volontà di ferro per i suoi detrattori che non gli danno vita sino al 2013 anno di scadenza del sul mandato per il governo tecnico, dice no alle richieste di una riduzioni dei prezzi sul carburante e sul pacchetto liberalizzazioni e se non si giunge ad una qualche accordo sul tavolo delle trattative, mamma li scioperi ed i camionisti, e fiato alle provviste.
Mimmo Palummieri