giovedì 21 novembre 2024


02/02/2012 12:31:57 - Sava - Politica

La coalizione che candida Iaia ha incontrato la città

 
L’intera coalizione del Patto per Sava (composta da Fli, Gruppo Politico Autonomo, Sava Protagonista, Libertà e Partecipazione, Democrazia Cristiana per la Puglia) e il candidato a sindaco Dario Iaia hanno incontrato, nei giorni scorsi, i cittadini savesi.
Trentotto anni, di professione avvocato, consigliere comunale da dieci: è questo l’ìdentikit di Dario Iaia, un uomo di partito che è stato capace di superare le barriere ed avviare un progetto trasversale.
«Per la nostra comunità» chiarisce Iaia «e perché siamo stanchi dei soliti giochetti di chi vive di politica da oltre trent’anni, abbiamo deciso di unire le forze. Siamo tutti, o quasi, quarantenni, provenienti da esperienze politiche differenti, ma accomunati dal desiderio di contribuire alla crescita del paese, senza per questo scendere agli ormai noti e deleteri compromessi. Qualcuno dice che la nostra coalizione si sia chiusa a riccio, fin dalla sua nascita e, forse, in parte, è vero. Il motivo? Vogliamo mettere in atto una politica differente, lontana dai teatrini, dalle riunioni segrete o farsate. Ma se chiudiamo quelle porte, siamo fortemente propensi ad aprirne altre, quelle rivolte ai giovani. Il nostro è un appello vero, perché ci aiutino in termini di idee a rendere vivibile il paese. Noi, per esempio, vorremmo che le risorse comunali restassero sul territorio. Una su tutte, lo staff del sindaco che è, attualmente, composto da professionisti (non me ne vogliano), non savesi. Io cercherei invece, di guardare ai nostri giovani e di indirizzare verso loro le risorse. Abbiamo in mente le short list, elenchi chiari e trasparenti di professionalità e ditte, alle quali affidare, a turno, lavori che fanno campo al comune e tanto altro ancora».
Il metodo dunque, appare quello di guardare al futuro “in maniera diametralmente opposto, rispetto a quanto (non fatto) dall’Amministrazione Maggi.”
«Sono stati nulli, in ogni aspetto. Del tutto incapaci di trasparenza e di concretezza. Hanno aumentato le tasse, come la Tarsu del 20%; hanno fatto chiudere l’unica biblioteca del paese; hanno abbandonato il cimitero a se stesso; hanno perso due milioni di euro di finanziamento per ritardi nell’invio di una raccomandata; hanno lasciato il paese per un anno senza assistente sociale; non hanno aperto i promessi centri per anziani e disabili; migliaia di euro vengono spesi per il contenzioso; ed ora, che hanno perso pure due assessori, restano monchi anche dal punto di vista decisionale.
Stiamo lavorando al programma e lo presenteremo il 12 febbraio in una serata che vedrà l’attiva partecipazione dei cittadini. Li invitiamo a partecipare, perché dai suggerimenti e dalle esortazioni della gente, crediamo possa risultare un quadro completo delle opere e dei servizi da mettere in campo, in caso di vittoria elettorale».










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